Nei paesi malarici non c’è il Covid-19. Merito della clorochina?

di Maurizio Blondet

E’ un dato di fatto: nelle zone del mondo ove infuria la malaria il coronavirus è assente.

L’esempio del Sud Africa è significativo

non è malarico (salvo alcune zone del Natal) e nemmeno usa la clorochina: conta un numero di morti per Covid ogni 1.000.000 di abitanti paragonabile all’Europa, vale a dire dieci volte di più che nei paesi della paludosi più a Nord.

Nessun paese della fascia malarica in Africa ha più di 5 o 6  morti di covid ogni 100.000 abitanti. In Sud America la malaria praticamente non esiste o non esiste più che in pochi paesi, e non ci sono dottori che sfidino  il divieto dell’idrossiclorochina sancito dall’OMS. Risultato: il record appartiene al Messico con lo stesso tasso di mortalità della Francia, 89 ogni 100.000 abitanti. La Colombia sfugge per lo più alla malaria ma non al covid (77 morti ogni 100.000, lo  stesso per il Perù (114). Non c’è  malaria in Cile, ma per covid  84 morti ogni 100.000.

In Messico, è eloquente il contrasto tra Città del Messico senza malaria (e senza clorochina) con la regione del Chiapas. Quest’ultimo sembra immune al Covid; la popolazione combina l’antimalarico e ha ricevuto una massiccia distribuzione di ivermectina.

 

Le regioni  malariche dell’ America centrale?

La malsana Haiti, 2 morti ogni 100.000, Cuba 1.2, Venezuela 3. Gli altri paesi hanno comunque due-tre volte meno decessi da Covid rispetto al vicino  Messico: Honduras 30, Belize 47, Costa Rica 37, Repubblica Dominicana 22, El Salvador 18, Guyana 18, Guatemala 25.

Il Sud Est Asiatico presenta più di un mistero.

Come mai il superpaludoso Vietnam (delta del Mekong) ha la stessa refrattarietà al Covid di Taiwan, temperata eppure senza corona? Cosa prendono i taiwanesi per avere una incidenza al corona che è una frazione di quelle Usa ed Europa? Come mai il Bangladesh (delta del Gange-Bramaputra: ci sono stato e vi posso assicurare che è una immensa, mostruosa palude malarica) ha meno incidenza dell’India?

Dappertutto in questi paesi sono ampiamente utilizzate anche sotto la forma di medicina tradizionale l’artemisina; e l’ivermectina è ampiamente prescritta, o un qualche altro anti-malarico riconducibile alla clorochina.

Qui una tabella “selvaggia” di ciò che è risultato utile nella pratica. Interessante l’elenco delle sostanze che aiutano nella profilassi (per-infection): dall’aspirina alla viatmina D, dall’acetilcisteina (Fluimucil) allo zinco.  Da nessuna parte appare la “terapia  Speranza”: solo  tachipirina e aspetta di soffocare.


Tratto da: http://www.elzeviro.eu/altre-rubriche/in-corsia/nei-paesi-malarici-non-ce-covid-merito-della-clorochina.html

 

Lascia un commento