COMUNITÀ DI RESISTENZA DEI DIRITTI UMANI

massimo franceschini blog

Manifesto per la prosecuzione organizzata della lotta e della nostra sopravvivenza 

 

Qui il video dell’articolo

Pubblicato anche su Sfero

 (Questo articolo dovrebbe essere stato pubblicato sulla rivista Sovranità Popolare, ma non ho più notizie in tal senso. Questo articolo segue il precedente, evolvendo lo stesso argomento, ed entrambi andavano ad anticipare quanto di lì ad un mese esatto dal primo avrebbe scritto il grande Agamben qui.)

 

Condivido pubblicamente la proposta per un manifesto che ho sottoposto alla discussione del gruppo che sta organizzando le manifestazioni a Genova, modificandolo in modo che possa essere accolto da chi in ogni regione si sta opponendo alla dittatura.

Con il presente manifesto, intendiamo affermare il totale dissenso per le violazioni alla Costituzione, ai diritti umani e allo Stato di diritto perpetrate dagli ultimi due Governi in carica, illegittimità che hanno certamente radici lontane.

Esprimiamo inoltre l’intenzione di proseguire, ampliare e strutturare l’iniziativa democratica e civile, con un attivismo che possa risultare utile a coinvolgere la cittadinanza in un progetto con cui si possa rispondere culturalmente, politicamente e da un punto di vista organizzativ0 alla progressiva sottomissione della nostra Repubblica a quella che appare essere un’agenda mondiale assai inquietante.

Ciò che sta prendendo forma, con tutta evidenza, è un tentativo tecnocratico di “ristrutturazione” della persona stessa e del vivere civile che viola la civiltà del diritto, al fine di ri-progettare il mondo per assecondare la visione distopica delle corporazioni che controllano la tecnica, la finanza, i media e la politica mainstream.

Consapevoli che il processo avviato dalle oligarchie private è difficilmente contrastabile con i normali mezzi della politica, ormai non più democratica e sorda a qualsiasi tipo di rivendicazione e interlocuzione, crediamo sia ora di pensare a forme innovative di associazionismo e sopravvivenza, coinvolgendo quei cittadini che non intendono sottostare alle sistemiche e progressive violazioni alla civiltà del diritto.

Crediamo sia giunto il tempo che la società civile più responsabile e consapevole inizi una fase creativa che possa portare a delle grandi associazioni, delle vere e proprie “comunità” in cui si respiri una società come descritta dai Padri Costituenti, che a loro volta riconoscevano i diritti inviolabili dell’uomo come faro della Costituzione stessa.

Crediamo sia quindi ora di pensare, costruire ed istituire delle “Comunità di Resistenza dei Diritti Umani”, in cui i partecipanti possano praticare le libertà, le dignità e le responsabilità del vivere collettivo come da Articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo:

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Crediamo sia altresì necessario sottolineare e rivendicare, per ogni membro della Comunità di Resistenza, quanto affermato nell’Articolo 2 della Dichiarazione Universale:

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Siamo certamente consapevoli delle problematiche, in primis di ordine giuridico, inerenti la creazione di spazi sociali autonomi dalle violazioni della nostra Carta Costituzionale.

Cionondimeno, vista l’evidente impossibilità di opposizione politica a quanto sta accadendo al nostro Paese, rivendichiamo la nostra esistenza, dignità e libertà come cittadini consapevoli dei diritti che ci appartengono come esseri umani, diritti che non intendiamo sacrificare a prassi e legislazioni incostituzionali e inumane.

Mentre continueremo ad organizzare manifestazioni, con le quali intendiamo informare la cittadinanza delle reali sfide poste da Istituzioni ormai nemiche della Repubblica e dei suoi cittadini, intendiamo avviare la costituzione di tavoli di lavoro sui vari ambiti sociali, culturali e del diritto stravolti dalle politiche governative, coinvolgendo le associazioni settoriali che già stanno operando sul territorio, le professionalità sensibili a ciò che sta accadendo al Paese e ogni persona di buona volontà, per iniziare a disegnare una rete attiva di contatti, intelligenze e professioni che possa arrivare ad istituire la suddetta “Comunità di Resistenza dei Diritti Umani”.

Lo scopo sarà quello di arrivare ad un nuovo soggetto organizzato e

funzionante di sostegno e auto-aiuto, in cui i cittadini che ne fanno parte

potranno contare gli uni sugli altri sia da un punto di vista umano, sia sociale, sia tecnico, praticando una nuova sussidiarietà che ampli il concetto di “bene comune” a quei valori e diritti fondamentali della Repubblica, oggi pesantemente sotto attacco.

Intendiamo inoltre formare una rete regionale, che possa aiutare l’opera di progettazione e costruzione delle “Comunità di Resistenza dei Diritti Umani” su tutto il territorio nazionale.

Per ultimo, ma non ultimo: certamente non si esclude che la Comunità possa esprimere attività di ordine politico, ove gli spazi di partecipazione democratica alla vita pubblica siano ancora liberi da imposizioni burocratiche che vadano oltre all’essere cittadini italiani, nel pieno della propria capacità giuridica.

 

Massimo Franceschini, 30 agosto 2021
Fonte immagine: Wikipedia

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