Le tecniche di manipolazione di massa di Goebbels sono ancora molto attuali

di Gianluca Magi

L’uomo in questa fotografia è Joseph Goebbels nato a Rheyd nel 1897 e morto a Berlino nel 1945. Quest’uomo è stato l’incarnazione diabolica della propaganda e delle oscure tattiche di manipolazione ed è stato uno dei massimi gerarchi nazisti, ministro della propaganda del terzo reich dal 1933 al 1945. È stato ministro plenipotenziario per la mobilitazione alla guerra totale. Generale della Wehrmacht, e dopo il suicidio di Hitler dal 30 aprile 1945 è stato per 2 giorni anche cancelliere del Reich.

Goebbels, questo genio del male, capo della propaganda nazista fu il primo spin-doctor. Sua l’idea di appellarsi alla fantasia e al cuore del pubblico per veicolare ogni genere di menzogna. Sua l’idea di usare la pedofilia come arma. Sua l’idea di distribuire i giornali tedeschi, gli oroscopi firmati Nostradamus in cui prevedevano per i nemici sconfitte, lutti, catastrofi, apocalissi. La sua abilità di identificare i diversi meccanismi di suggestione della mente umana creando tattiche di manipolazioni molto efficaci fu tale che nella Germania nazista i cittadini diventarono parte di un progetto politico patologico sentendosi portatori di verità universali. Questo primo comunicatore moderno ai suoi comizi arrivava puntualmente in ritardo. Aumenta la tensione diceva a chi glielo chiedeva, perché così mi ascoltano di più. E a chi lo rimproverava perché ci andava in taxi Goebbels rispondeva: “lei non ha la minima idea di che cosa sia la propaganda. Avrei dovuto arrivare con 2 taxi. Uno per me, l’altro per la mia borsa”.

Quest’uomo abbietto e malvagio, detto il diavolo zoppo, a causa della sua gamba claudicante, fu il più grande pubblicitario mai esistito nella storia. È di Goebbels la massima secondo cui: “una menzogna ripetuta all’infinito, ripetuta costantemente diventa la verità”. Sua l’idea di un appello al cuore nell’interesse della menzogna per poter manipolare l’opinione pubblica. L’arte della propaganda, diceva, consiste precisamente nella capacità di sollecitare la fantasia del pubblico, di sollecitarla con un appello ai sentimenti, nel trovare la forma psicologicamente appropriata che attirerà l’attenzione e toccherà il cuore delle masse della nazione. Ecco, alla luce di quel poco che abbiamo sintetizzato, noi oggi magari potremmo pensare che i suoi malefici principi operativi della propaganda e della manipolazione siano tramontati, siano parte della storia passata, e invece no, qui ci sbaglieremo perché sono questi principi di una attualità impressionante. Vediamo in sintesi questi principi operativi poi dopo ogni uno traccerà i paralleli con l’attualità e ne trarrà le proprie conclusioni personali.

Principio della semplificazione del “nemico unico”
Questo principio ci dice che è necessario adottare una sola idea, un solo simbolo e soprattutto identificare l’avversario nel nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali. Per esempio gli immigrati, per esempio la destra, per esempio la sinistra, per esempio il M5S, per esempio gli ebrei, per esempio i gay e così via almanaccando.

A questo principio si lega il principio della unanimità.
Questo principio ci dice che occorre portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti. Dare quindi l’illusione di opinioni condivise, di opinioni diffuse, in questo modo si crea una falsa impressione di unanimità e a quel punto il desiderio istintivo di appartenere a un gruppo completerà l’opera innescata dal principio di unanimità.

Principio della volgarizzazione
Tutta la propaganda deve essere popolare quindi adattando il suo livello al meno intelligente degli individui a cui la propaganda è diretta. Più grande quindi è la massa da convincere più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse – diceva Goebbels – è limitata e la loro comprensione media è scarsa, così come la loro memoria sempre più a breve termine.

Principio della orchestrazione
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, costantemente, presentarle sempre sotto diverse prospettive. però convergendo sempre sullo stesso concetto, e tutto questo senza dubbi e senza incertezze. E da qui che infatti proviene la frase di Goebbels che dicevamo all’inizio: “una menzogna ripetuta costantemente diventa la verità“.

Principio del continuo rinnovamento
Occorre mettere costantemente informazioni e argomenti nuovi anche se non sono strettamente pertinenti. Questo al fine di denigrare l’avversario a un tale ritmo che quando l’avversario eventualmente risponda il pubblico sarà già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.

Poi c’è il principio del metodo del contagio.
In che cosa consiste questo principio: consiste nel riunire diversi avversari in una sola categoria oppure in un solo individuo, cioè fare di tutta l’erba un fascio. In questo modo si rinforza l’idea di un nemico unico da combattere.
Non so… per esempio: “tutti i musulmani sono terroristi!
Ecco, questo è un esempio dell’applicazione del principio del metodo del contagio.

Principio della trasposizione
Caricare costantemente sull’avversario i propri errori e i propri difetti, quindi rispondendo all’attacco con l’attacco.
Il ladro chiama ladro il suo nemico e questo per confondere le idee e per metterlo in difficoltà. Quindi se non puoi negare le cattive notizie allora inventane di nuove per distrarre, principio anche dell’arma di distrazione di massa.

Principio dell’esagerazione e del travisamento
Questo principio ci dice che è importante trasformare qualunque aneddoto, per piccolo e banale che sia… trasformarlo in una minaccia grave, in una minaccia da cui dipende la sopravvivenza della società o dal quale dipende il buon costume, oppure dal quale dipende la morale. Quindi l’obiettivo è fare percepire qualsiasi atto compiuto oppure qualsiasi affermazione espressa dall’avversario, farlo percepire come qualcosa di sospettoso o di minaccioso.
Quindi per esempio una battuta di spirito allora viene deliberatamente, come dire, iperbolizzata e trasformata in espressione di sessismo, oppure di fascismo, oppure sei un maschilista, razzista e così via.

Principio della verosimiglianza
Questo principio ci dice: costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, oppure attraverso informazioni frammentarie, oppure fabbricare calunnie, fabbricare mistificazioni divulgate regolarmente, divulgate in modo costante e presentare questi argomenti come confermati da fonti solide, da fonti autorevoli, se necessario – magari – anche prezzolate. Anche se in fondo poi vengono mostrate solo in modo parziale.
Quindi l’obiettivo è creare una grande confusione, creare una grande confusione che la popolazione tenderà a risolvere attraverso la spiegazione più semplice possibile. Vale di più una bugia che non può essere smentita di una verità inverosimile. Ecco che la vittima è stata trasformata in carnefice.

Principio del silenziamento
Questo principio ci dice che se non puoi contrastare le brutte notizie, allora inventane altre, inventa altre notizie che distraggono da tali brutte notizie; dunque passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che potrebbero favorire l’avversario.

Principio della trasfusione
Come regola generale la propaganda e le tattiche di manipolazione operano sempre a partire da substrato precedente. Il substrato precedente potrebbe essere una mitologia nazionale, oppure potrebbe essere un complesso di odi, un complesso di pregiudizi tradizionali e culturali. Quindi si tratta di diffondere argomenti che possano attecchire, che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi in grado di risvegliare la componente viscerale che alimenta determinate pratiche, infervorare gli animi.
Le idee devono essere sorrette dalle emozioni più primordiali.

Oggi questi 11 principi di Goebbels vengono riadattati per i contemporanei medium di massa, per le tecnologie digitali e vengono messi in pratica dall’utilizzo di leader carismatici, da slogan semplici semplici ma di grande impatto emotivo e dall’impiego di rituali spettacolari.
Chi riuscirà a non cadere in questo sonno ipnotico dal quale quando ci si risveglia sarà troppo tardi?

 

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