Narrazione, verità, gioco di prestigio

di Giovanni Lazzaretti

Ho saltato una settimana per guai su Internet, mantengo oggi la promessa di confezionare il vestito di Arlecchino. Dopo aver però raccolto le ultime pezze.

E’ un testo lungo, lungo, lungo. Destinato a chi ha pazienza.

 

Aggiornamento dati

La infografica settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità del 14 maggio 2020 segnalava 29.692 decessi di cui 15.185 (51,1%) in Lombardia. Tra gli ammalati il 60,2% sono uomini e il 39,8% donne. Età media dei deceduti: 80 anni (uomini 79 anni, donne 85 anni). Differenza tra età di malattia e età di decesso: 20 anni.

Numero medio di patologie nei deceduti: 3,2 (3,9% dei morti privi di patologie, 14,9% con 1 patologia e l’81,2% con 2 o più patologie). Questo dato non riguarda il totale dei morti, ma solo i 2848 deceduti “per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche”.

Queste le patologie considerate: Cardiopatia ischemica, Fibrillazione atriale, Scompenso cardiaco, Ictus, Ipertensione arteriosa, Diabete mellito-Tipo 2, Demenza, Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, Cancro attivo negli ultimi 5 anni, Epatopatia cronica, Insufficienza renale cronica, Dialisi, Insufficienza respiratoria, HIV, Malattie autoimmuni, Obesità.

Dalla Protezione Civile rileviamo che i malati in terapia intensiva avevano raggiunto il picco il 7 aprile con 3.792 casi di cui 1.305 in Lombardia; adesso sono 808 casi di cui 276 in Lombardia.

Tamponi effettuati: 2.875.680 – Casi testati: 1.859.110

 

Forze dell’ordine

Dal punto di vista nazionale, direi che il podio è così formato.

Al primo posto l’invasione della Messa di don Lino Viola, Gallignano di Soncino (CR), con tanto di telefonata in diretta

https://www.youtube.com/watch?v=Zyu9l3vAsIc

Al secondo posto la multa di 530 alla famiglia della bimba trapiantata.

Il ministero ricostruisce l’episodio spiegando che «un equipaggio in forza alla Sezione Polizia Stradale di Livorno aveva redatto un verbale di contestazione per aver violato le prescrizioni che limitano gli spostamenti in ragione dell’epidemia in atto, a carico di due genitori di ritorno da una visita di controllo della loro bambina. In effetti veniva accertato che la pattuglia aveva contestato la sanzione di 530 euro ai genitori che si stavano spostando, a bordo della loro autovettura con i due figli, da Grosseto all’ospedale di Pisa (Cisanello), per far visitare la bimba, di recente sottoposta a trapianto di midollo. La pattuglia nel verbale indicava che nella vettura, oltre alla piccola ed al suo papà che era alla guida, fossero presenti anche la mamma ed un altro bambino, e pertanto contestava la violazione delle prescrizioni anti diffusione del covid, ritenendo che lo spostamento della donna – la mamma – non fosse giustificato».

Dall’esame degli atti acquisiti per verificare la circostanza, «risultavano invece assolutamente sussistenti – si legge nel comunicato stampa – le oggettive condizioni che consentivano anche alla mamma di accompagnare la sua bambina, tenuto conto degli oggettivi motivi di salute e dell’esigenza di badare anche all’altro figlio minore.

Pertanto, il dirigente del Compartimento Polizia Stradale della Toscana contattava direttamente la famiglia, per informarla che erano state già avviate le procedure per chiedere alla competente Prefettura l’annullamento del verbale, «oltre che rappresentare il più profondo rammarico, per l’increscioso episodio, nella speranza che questo errore non faccia venir meno la fiducia nel nostro operato».

Il padre della bimba, sul proprio profilo aveva nel frattempo accolto le scuse ricevute telefonicamente e manifestato comprensione per il comportamento dell’agente. (La Nazione)

Al terzo posto gli inseguimenti con l’elicottero della Polizia e giornalista a bordo, o l’uso dei droni.

«Ecco Barbara, Barbara! L’uomo ha aumentato il passo e sta scappando, lo stiamo inseguendo! Si sta allontanando tra le case e lo stiamo inseguendo! Andrea, inquadra!». È un film poliziesco? No. È Barbara D’Urso con Pomeriggio5. Incredibile. Pietro Raffa @pietroraffa

Ad Agorà su Raitre le immagini della Guardia di Finanza che rincorre con il drone un uomo che fa jogging sono state montate sulla musica della Cavalcata delle Valchirie, colonna sonora indimenticabile di Apocalypse Now nella sequenza del bombardamento col napalm in Vietnam. (Repubblica.it)

 

A livello locale ho anche qui un podio, ma non ho le pezze giustificative dei riferimenti a giornali, per cui lo tengo per me.

 

Le forze dell’ordine hanno fatto il loro dovere? Dipende da cosa intendiamo. 

Le forze dell’ordine hanno ovviamente il compito di contenere e/o arrestare i colpevoli, e di tutelare gli innocenti. Come si devono comportare quando le norme vessano gli innocenti?

Le norme imposte per il coronavirus infatti non possono essere definite “per il bene dei cittadini”. Innanzitutto perché hanno gravissimi effetti collaterali (povertà, depressione, caduta del sistema immunitario, crescita delle turbe psichiche, peggioramento della scolarità) e poi perché sono tentativi di tipo statistico, senza alcun carattere di certezza.

Sono norme legittime? Lo giudicherà la storia. 

Sono norme certamente per il bene dell’innocente? No, non c’è nessun “certamente”; solo vagamente l’avverbio “statisticamente”.

Prendo un commento dal sito Poliziotti.it

Poliziotti.it nasce nel 2001 da una intuizione di Salvatore Baiocchi, all’indomani dei fatti di Genova, come portale non istituzionale e asindacale per favorire l’interazione tra  appartenenti della Polizia di Stato con i cittadini e gli utenti.

Non so chi siano i promotori del sito, ma l’articolo “Congiunti di uno Stato etico ? No, grazie!” lo segnalo come articolo intelligente. Si chiude anche con l’etichetta (la parola hashtag mi ha fiaccato) IoNonSanziono #FedeleAllaCostituzione. Ecco qualche brano.

Oggi ci ritroviamo in una situazione in cui siamo (stati) trasformati in una quasi milizia, costretti a persegui(ta)re i nostri concittadini non appena osano mettere il naso fuori dalla loro abitazione, a “chiedergli” di certificare la legittimità dei loro movimenti e decidere se sono plausibili o meno, da ultimo persino a valutare se e quali sono i loro congiunti! […]

Siamo stufi di doverci “scontrare” quotidianamente con persone che hanno perso il lavoro, non hanno sostentamento, ma sì famiglia a carico che non sanno più come mantenere.

Siamo consapevoli della situazione emergenziale a causa del Covid19, ma ancor più lo siamo dell’assurdità di certi provvedimenti amministrativi e di certe (deliranti) ordinanze emesse dalle autorità locali.

Ci siamo espressi contro l’utilizzo dei droni (una follia) per la caccia all’uomo, utili e strumentali solo ed esclusivamente alle manie di protagonismo di alcuni Sindaci scatenati in una gara a chi è più realista del Re (altro prodotto di una politica stupida e insensata sulla gestione della sicurezza pubblica).

Siamo uomini, donne, mariti, mogli, padri, madri, molti viviamo il dramma della chiusura di piccole attività che contribuivano a farci arrivare a fine mese senza eccessivi patemi d’animo.

E siamo testimoni dello stesso identico dramma che moltissimi nostri concittadini stanno vivendo, delle lacrime che versano e dell’angoscia che li pervade ogni volta che procediamo a un semplice controllo.

Cos’è che rende la forza dell’ordine una Forza dell’Ordine, nel momento in cui percepisce in coscienza l’assurdità di certe norme? Una vecchia cosa che si chiama “buon senso”. Ossia, di fronte a norme ambigue e interpretabili, la scelta di essere minimali nella vessazione e nella sanzione.

Così a San Rocco in Venaria le Forze dell’Ordine hanno scelto di lasciar stare quelli del paese. A San Giacomo della Masseria le Forze dell’Ordine hanno scelto di lasciar perdere le auto con bambini (brutta cosa infatti per un bambino vedere il papà o il nonno vessato dalle forze dell’ordine, senza aver fatto nulla di male).

Grande lode a questi e ai tanti altri che hanno usato il buon senso e hanno evitato forme di hybris causate dal potere facile (sanzionare gli innocenti è facile, nessuno ti punta addosso una pistola all’improvviso).

Naturalmente, a loro tutela, San Rocco in Venaria e San Giacomo della Masseria non esistono.

 

Spie

Quando l’esercizio del potere è facile (vessazione dell’innocente), pullula anche il mondo delle spie.

Spie che mi ricordano tanto il tassista della Germania Est ne “Il sipario strappato”.

Così persone che mai avrebbero telefonato ai carabinieri per segnalare uno spacciatore, telefonano invece per segnalare uno che cammina in campagna.

Anche i preti che celebrano al mattino in vescovado sono stati segnalati “perché non tenevano il metro di distanza”. Falso, perché era solo una distorsione della ripresa TV. Ma da una certa data in poi tra le riprese TV c’era sempre la carrellata sui 5 preti per far vedere che avevano 4 metri l’uno dall’altro.

***

Triste, anche se il Papa l’ha riciclata bene, la lettera del ragazzo Andrea di Caravaggio che chiede spiegazioni al Papa sullo “Scambiatevi un segno di pace” che veniva detto in Santa Marta: non ci si può stringere la mano!

Il ragazzo non poteva vedere che il segno di pace veniva fatto fuori dalla vista della telecamera con un chinare il capo. Ma se anche le tre persone presenti in Santa Marta (Città del Vaticano) si fossero toccate, presumeva forse uno scatenamento del virus?

 

Vaccini

Circola la strana voce che, siccome Bill Gates si occupa di vaccini, potrebbe essere il produttore del coronavirus.

Era la stessa idea che circolava al tempo dei primi virus sui calcolatori: il creatore del virus e il creatore dell’antivirus potrebbero essere la stessa persona.

Perché poi pensare proprio a Gates? Non potrebbe essere stato Bezos di Amazon a creare il virus per far esplodere le sue vendite?

Tutte cose che ritengo assurde, perché c’è una spiegazione molto più semplice. 

Gates, come Bezos e tutti gli straricchi, hanno sempre notizie che la persona normale non può avere. E inoltre hanno i soldi.

Se io vengo a sapere che a Wuhan o a Fort Detrick stanno facendo cose pericolose coi virus, una volta che lo so, che faccio? Al massimo mi metto a pregare San Rocco.

Ma se anche mi chiamassi Bezos o Gates, che faccio? Chiamo i carabinieri?

Gates, Bezos, e tutta la categoria degli straricchi, una volta saputa una notizia semplicemente si attrezzano per sfruttarla, come da sempre sfruttano la borsa per vendere e comprare al momento giusto. Hanno miliardi di patrimonio e miliardi di flusso annuale di cassa: fanno ciò che vogliono.

 

OMS

Ho trascurato l’OMS nei precedenti articoli.

Lascio perdere la polemica classica sulla sproporzione tra gli stipendi dei funzionari e ciò che concretamente realizza l’OMS: considerato infatti che l’OMS si occupa anche di “salute riproduttiva” (contraccezione, sterilizzazione, aborti), diffusione delle teorie gender, educazione sessuale dei bambini in età precoce (masturbazioni fin dall’età del nido), preferirei che tutte le entrate andassero in stipendi e non realizzassero proprio nulla.

La situazione è che l’OMS è un ente squalificato in partenza: quando il maggior finanziatore è un singolo privato (fondazione Bill e Melinda Gates) e per di più con contributi a specifica destinazione, l’ente è di fatto “sotto tutela”.

Adesso si aggiunge un Direttore etiope. 

L’Etiopia è un paese che corre forte in Africa: «Nel 2019 l’Etiopia conferma una crescita economica sostenuta con un tasso di crescita medio del PIL stimato al 9,20% rispetto al 7,7% dell’anno precedente e si stima una crescita media annua dell’11%». (www.infomercatiesteri.it)

Il metodo funziona circa così: la Cina presta Yuan creati dal nulla all’Etiopia, con questi Yuan l’Etiopia realizza infrastrutture facendo lavorare obbligatoriamente ditte cinesi, alla fine l’Etiopia avrà le infrastrutture (con il loro indotto, almeno finché sono in costruzione) e il debito. Una colonizzazione monetaria.

E’ chiaro che un Direttore etiope fa fatica a inimicarsi il suo colonizzatore.

Leggo e ho sentito pure in un servizio TV che il Direttore OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus è anche amico di Bush, ma non ho capito da dove nasce questa “amicizia”.

Che l’OMS sul coronavirus si sia mossa malamente è sotto gli occhi di tutti. Il dubbio è se aveva qualche possibilità pratica di muoversi diversamente.

Dimenticavo il mitico Mike Ryan (quello che voleva “garbatamente” togliere gli infetti alla famiglia). Ha dichiarato che «Il coronavirus è di origine naturale, è una zoonosi, come accaduto in passato con Ebola e la Sars. Ma se gli Stati Uniti hanno dati differenti, l’Organizzazione mondiale della sanità incoraggia a condividerli». 

E’ – Ma se. Quindi non “è”, ma al massimo “pensiamo che sia”. Del resto un’organizzazione il cui direttore è un tizio stretto in mezzo tra il vaccinatore Gates e il colonizzatore Cina, potrebbe mai affermare che il virus nasce in laboratorio?

 

5G

Cosa c’entra il 5G con il coronavirus? Credo che c’entri, perché Wikipedia dice che il 5G consentirà il cosiddetto “Internet delle cose”.

No, l’Internet delle cose è già consentito dal 4G.

Il 5G è connesso invece all’Internet delle persone, quelle sì che hanno bisogno di montagne di dati per essere “seguite”.

Perché le cose stanno dove le metti e vanno dove le fai andare. Le persone invece, in teoria, ragionano con la loro testa e si muovo dove vogliono. Ma del 5G ne riparleremo.

 

Mascherine

Le mascherine in ambito ospedaliero e sanitario sono una cosa e le lasciamo agli organizzatori delle aziende ospedaliere e delle AUSL.

Ma fuori dall’ospedale sono cosa nostra e possiamo ragionarne un po’.

La mascherina ha certamente queste controindicazioni: ti fa respirare i tuoi escrementi (l’anidride carbonica) e forma una base di vapore acqueo in grado di coprirsi di virus, batteri e funghi vari, che poi respiriamo a distanza minima.

Inutile per difendersi dal coronavirus, la mascherina serve a evitare di sputacchiare verso il tuo prossimo per starnuti e colpi di tosse.

La sua “non perfezione” di natura viene peggiorata dal cattivo uso: cattivo uso statisticamente inevitabile, l’incidente di percorso è la norma, quando vuoi imporre qualcosa a tutta la popolazione. E’ un po’ come il preservativo con l’AIDS 

Gli studi di metanalisi che riguardano il preservativo nelle coppie discordi eterosessuali sono solo 2: Pinkerton e Weller. Mentre il primo parla di una percentuale di rischio del 5% (Soc Sci. Med 44: 1303-1312, 1997), quello della Weller (soc Sci Med vol 36: 1635-1644 1993) parla di un fallimento del 30% (include l’uso reale e gli “incidenti di percorso”, che sono vita reale). (autore N.N., 2006)

Quindi: mai la mascherina in casa, mai la mascherina in auto, mai la mascherina mentre si fa sforzo fisico, tenerla il meno possibile, non metterla ai bambini (che gestione accurata può avere un bambino?).

E’ una sorta di “delicatezza sociale” o poco più, finché non sarà passata la paura e finché non ci saranno medici alternativi a darci le spiegazioni in TV.

 

A.D.E.

Il vaccino dell’AIDS lo cercano da 40 anni e non l’hanno mai trovato. L’ultimo esperimento è stato archiviato proprio quest’anno in Sudafrica: morivano più i vaccinati che quelli trattati col placebo.

Ma c’è qualcosa di più inquietante da ricordare: certi tipi di vaccino ammazzano invece di salvare. Ad esempio quello per la febbre Dengue. Riporto l’articolo completo del 2017 perché non è che della ADE si sia parlato molto in TV.


https://www.wired.it/scienza/medicina/2017/12/05/filippine-vaccino-dengue/

di Mara Magistroni

Tre morti sospette di bambini nell’isola di Luzon, nelle Filippine, e le recenti dichiarazioni sull’utilizzo corretto del vaccino Dengvaxia – l’unico ad oggi approvato contro la malattia di dengue – da parte della casa produttrice Sanofi hanno spinto il Governo dell’arcipelago asiatico a sospendere il programma di vaccinazioni e ad avviare le indagini su una possibile truffa sanitaria. A darne notizia è l’agenzia Reuters, che riporta anche la nota ufficiale della farmaceutica francese: secondo gli ultimi dati di efficacia e sicurezza il vaccino offre una protezione duratura e efficacie in quei soggetti che avevano già contratto l’infezione in precedenza, mentre, sul lungo termine, sono stati segnalati casi di malattia più grave tra chi non era mai entrato in contatto col virus prima della vaccinazione.

Le morti sospette

La denuncia della morte di tre bambini nell’isola di Luzon, nelle Filippine, arriva dalla organizzazione non governativa Volunteers Against Crime and Corruption, he ha avanzato il sospetto di una connessione con la vaccinazione con Dengvaxia, avvenuta nell’aprile del 2016: i decessi, infatti, sarebbero avvenuti a causa di una nuova e grave infezione del virus della malattia di dengue. Non si sa ancora molto dei casi in questione. La stessa ong dichiara di non conoscere i nomi dei bambini, ma che, una volta recuperati i dettagli, potrebbe richiedere al National Bureau of Investigation – l’ente incaricato dal Governo filippino di far luce sulla questione – l’esumazione dei corpi per i debiti controlli. Il Governo, in ogni caso, ha invitato tutti a non diffondere informazioni parziali che potrebbero creare inutile allarmismo tra la popolazione e Sanofi, attraverso le parole del direttore sanitario Ruby Dizon, ha dichiarato che per quanto sia a loro noto “non sono mai stati riferiti morti correlati alla vaccinazione contro la malattia di dengue”.

Nelle Filippine quasi 734mila bambini dai 9 anni in su hanno ricevuto una dose del vaccino Dengvaxia nell’ambito di un programma di immunizzazione di quasi 70 milioni di dollari. Anche se non sembrano per ora esserci responsabilità delle autorità del Paese, c’è da dire che già nel 2016 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva diffuso un documento in cui metteva in guardia sul fatto che la vaccinazione avrebbe potuto “essere inefficace o addirittura aumentare il rischio di future ospedalizzazioni per malattia di dengue di gravità superiore in coloro che sono sieronegativi al momento della prima vaccinazione, indipendentemente dall’età”.

La nota di Sanofi

La decisione del Governo filippino di avviare un’indagine per truffa ai danni della salute pubblica e di sospendere la campagna di vaccinazioni contro la malattia di dengue, che nell’arcipelago è endemica, arriva dopo la diffusione di una nota ufficiale della casa farmaceutica Sanofi. La casa produttrice di Dengvaxia, sulla base dei risultati degli ultimi studi sull’efficacia e la sicurezza a lungo termine del vaccino, raccomanda alle autorità sanitarie dei Paesi acquirenti di modificare le raccomandazioni per l’utilizzo del farmaco, che può essere somministrato in sicurezza a coloro che sono già stati esposti in precedenza al virus della febbre di dengue, garantendo una copertura immunitaria duratura. D’altra parte, durante i sei anni di osservazione, è emerso invece che nella popolazione vaccinata che non aveva contratto infezioni in precedenza si sono registrati casi di malattia di dengue più gravi, con anche manifestazioni emorragiche.

“Questi risultati evidenziano la natura complessa della malattia di dengue. Stiamo lavorando con le autorità sanitarie per garantire che medici, personale sanitario e pazienti siano pienamente informati delle nuove scoperte, con l’obiettivo di migliorare l’impatto di Dengvaxia nei Paesi in cui il virus è endemico”, ha dichiarato Su-Peing Ng di Sanofi.


Cosa dice la scienza

Che l’infezione da parte del virus dengue non fosse così banale non è una novità. Esistono infatti 4 ceppi del virus, per cui un essere umano può essere contagiato attraverso il morso di una zanzara portatrice fino a quattro volte. Il problema è che, se il primo contagio dà nella maggior parte dei casi sintomatologia lieve (febbre e dolori muscolari), le infezioni successive da parte di altri ceppi virali sono più gravi.

Perché? Non c’è ancora una risposta definitiva. Solo un’ipotesi, quella dell’enhancement anticorpo-dipendente (Ade), avanzata per la prima volta da Scott Halstead dell’Uniformed Services University of the Health Sciences di Bethesda (Maryland, Usa), che sostiene che per certe malattie come la dengue gli anticorpi prodotti durante la prima infezione possano cambiare fazione collaborando con il virus e rendendolo più capace di infettare le cellule dell’ospite. In questa situazione il sistema immunitario del malato reagirebbe in modo esagerato attaccando i tessuti dell’organismo e provocando sintomi molto più pesanti, fino, per esempio, alle manifestazioni emorragiche.

A sostegno di questa ipotesi, è stato recentemente pubblicato su Science il report di Eva Harris dell’Università della California (Berkeley, Usa) che ha avanzato l’idea per cui sia la quantità di anticorpi presenti in un individuo a determinare se la seconda infezione sarà più grave della precedente. Lo studio, in realtà, sta facendo molto discutere la comunità scientifica, e Sanofi non riconosce per il momento nessun collegamento tra l’Ade e gli effetti del vaccino su una popolazione sieronegativa.

Naturalmente, poiché dal punto di vista medico sono una capra, ho chiesto delucidazioni al mio amico dottor Dario. Che, oltre a rispondere sull’ADE, si è un po’ scatenato su certi divulgatori scientifici un po’ approssimativi. Ad esempio il divulgatore Pippo.

Per esempio Pippo ha scritto che Lopinavir Ritonavir è totalmente inutile nei pazienti con Covid e che quindi la decisione di autorizzarlo da AIFA era incongrua. 

Lopinavir Ritonavir secondo il lavoro pubblicato sul NEJM (New England Journal of Medicine, nota mia) è risultato scarsamente efficace nei casi GRAVI (logico, quando siamo alla fase 3 della malattia, quando disturbi DIFFUSI DELLA COAGULAZIONE intravasale impazzano, non serve più).

Ma nei casi iniziali con meccanismi che non sono direttamente antivirali (la concentrazione inibente per Covid è molto, molto più alta che in HIV e sicuramente non arriva a quella necessaria nelle cellule polmonari) ma legati alla modulazioni dei “macchinari” biochimici intracellulari (dal proteasoma in poi), aiuta.

Pippo non ha mai, dico mai, citato il problema del meccanismo ADE (facilitazione dell’entrata virale mediata da anticorpi), che invece è uno scoglio fondamentale rispetto ad un progetto vaccinale sicuro (per non fare i morti del vaccino per Dengue o il flop del vaccino fallimentare sperimentato in Sudafrica per HIV) e si è allineato docile alla vulgata: il vaccino (di Gates) ci salverà. Intanto il virus è già mutato e sono descritte 30 varianti… 

Dario ha un difetto: mi tratta come se io capissi qualcosa. Sì, sforzandomi, andando a vedere le definizioni delle singole parole, qualcosa ho capito.

Ma per il resto cedo questo brano ai medici, che lo capiscono al volo.

Io mi accontento di rilevare che in centinaia di ore di trasmissione (seguite da mia moglie) la parola ADE è venuta fuori una volta sola.

 

Comitato Tecnico Scientifico + INAIL

Ringrazio molto Cipriani. Mi consente di dire la verità citandolo, invece di scriverla di mio pugno.

“Lunedì non riapro, con quelle linee guida è impossibile. Sono condizioni demenziali scritte da gente senza idee e se resteranno così, non si riapre né lunedì né mai più”. E’ arrabbiato Arrigo Cipriani, patron dell’Harry’s Bar di Venezia, lo storico locale a due passi da piazza San Marco fondato 89 anni fa dal padre e mai chiuso tranne una parentesi nel ’43. “Allora fu requisito dai repubblichini. Adesso sta per essere chiuso dalle menti sublimi dell’Inail”, tuona il gestore che contesta gran parte delle linee guida previste per la riapertura dei locali dal 18 maggio. Il locale è chiuso dall’inizio di marzo per l’emergenza sanitaria.

“Ci dovrebbero essere 4 metri quadrati attorno ai commensali e dovrò chiedergli l’autocertificazione, per sapere in che rapporti sono tra loro. E’ pazzesco. Sulla prenotazione, scrivono che è ‘preferibilmente obbligatoria’, ma o è un obbligo o no?”. Di speranze ne ha poche: “Purtroppo temo che non verrà nessuno, il mondo si è fermato”.

Il Cipriani ha due sale di 40 mq l’una e normalmente ci stavano 90 persone. “Non ho contato quante dovrebbero starcene ora, ma so che dovrei licenziare almeno 50 dipendenti (sui 75 attuali) se volessi aprire così. Io ho 88 anni, posso anche andare in pensione a questo punto”.

Condizioni demenziali, le chiama Cipriani. E tira in ballo anche l’INAIL.

Credo sia un crimine contro l’umanità inserire il contagio da coronavirus come incidente sul lavoro: il gestore vivrebbe con la perenne spada di Damocle di denunce per qualcosa che invece può tranquillamente essere avvenuto fuori dal suo perimetro di attività.

L’INAIL che tutela i lavoratori costringe un titolare a licenziarne 50 su 75, ditemi voi se non è un crimine.

Chi è che può reggere questa spada di Damocle? Chi ha avvocati più potenti dei tuoi. Catene di ristoranti verranno acquistate da multinazionali che possono tranquillamente fare distanziamento, perché mica devono guadagnare sul singolo ristorante, guadagnano assumendo dei “paria” a stipendi minimi.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha bisogno di una calcolatrice e di qualche suggerimento di buon senso. Ma non servirà. 

Hanno stipendi troppo alti per capire la vita vera. E’ gente da attici, ville e ristoranti di lusso. Spazi allargati nei ristoranti, costi raddoppiati, ma cosa vuoi che interessi a loro? La loro carta di credito è capiente.

Hanno mobilitato ditte locali per fare mascherine, dandogli la medaglia di salvatori della patria, e poi fissano prezzi a 0,50 che possono funzionare solo per una grande catena di produzione, non per un piccolo che cuce in proprio.

Propongono un rapporto 1 a 5 per le scuole materne nel periodo dei campi estivi, ma vedrete che diranno la stessa cosa alla riapertura di settembre. Tanto a loro che importa? I loro figli mica vanno alle scuole dei “paria” come noi.

Rapporto 1 a 5 vorrebbe dire che la nostra scuola materna dovrebbe espellere 45 bambini nel 2020-2021, salvo poi fallire nel giro di qualche mese per i mancati introiti. Vorrebbe dire che lo Stato, che non ha mai i soldi per niente, dovrebbe all’improvviso quadruplicare le maestre. A meno che non vogliano fare scuola materna in videoconferenza.

A motu terrae –  libera nos Domine

A fame, a peste, a bello – libera nos Domine

A neoliberismo – libera nos Domine

Ho dovuto fare un’aggiunta

A Comitato – libera nos Domine.

Mica voglio male al Comitato. Mi accontento che una notte Conte faccia un sogno e si svegli dicendo «Ma io ce l’ho la calcolatrice! Due conti li so fare!». E poi via, aria, e tornare a pensare con la propria testa.

Faccio una modesta proposta per i ristoranti.

Nella fascia 0-70 anni sono morte per coronavirus 4.522 persone, quasi tutte con patologie pregresse, in gran parte morte nella fase della “cattiva cura”, 7 persone morte ogni 100.000 abitanti. Se si riammalassero oggi, con la comprensione che i medici bravi cominciano ad avere sull’iter della malattia, ne morirebbero molto meno.

Fate un banale esperimento: apertura libera di bar e ristornati, con accesso riservato agli 0-70 anni. Non è un rischio molto diverso dalle 3.334 vittime di incidenti stradali annuali (e 242.919 feriti). Accesso sconsigliato ai portatori di certe patologie.

Siete terrorizzati, signori del Comitato? Eh, certo. Avete sparso tanta paura che vi tornata dentro. 

Imparate a curarci, senza aspettare che il dio vaccino venga a redimerci, ascoltate i medici alternativi che segnalano cure e prevenzioni poco costose (vitamina C? ozonoterapia? Allenamento della muscolatura che gestisce i polmoni? Che ne so io. Mica sono un medico. Ma sento medici che lo dicono): in una pandemia vera avremo bisogno di rafforzare il sistema immunitario e di avere cure a bassissimo costo.

Leggo su QuiFinanza «L’altro volto noto della tv ai tempi del Coronavirus è Ilaria Capua, ospite frequente di La7. “Per un contributo di 10 minuti su Skype – ha dichiarato l’agente della nota virologa, che dirige l’One Health Center of Excellence all’Università della Florida – o dallo studio televisivo dell’università siamo attorno ai 2mila euro più Iva”. L’ agente ha inoltre spiegato che il compenso di Capua non va a minutaggio, “ma se si chiede una presenza di 10 minuti non può essere di un’ora, altrimenti la fee sale”». La “fee” sarebbe quello che io avrei chiamato “gettone di presenza”.

La Capua non c’entra col Comitato. Ma potete pensare che un mondo dove si prendono 2.000 euro per 10 minuti di bla bla televisivo possa davvero preoccuparsi di come funziona la vita vera?

 

Chiusura totale

Abbandono anche la parola lockdown: sarebbe confinamento, ma preferisco sostituirlo con “chiusura totale”.

Una chiusura totale all’italiana non l’ha fatta nessuno. Nemmeno la Cina che (forse) ha chiuso il 4% del suo territorio (o ci ha fatto credere di averlo chiuso).

Noi abbiamo la sanità divisa in regioni e regioni distanti anche 1000 km l’una dall’altra.

Ci voleva tanto a chiudere le regioni una alla volta, solo nel momento in cui i letti di terapia intensiva occupati superavano una certa soglia? Avremmo avuto un indicatore di come si diffondeva la pestilenza e delle differenze di diffusione per aree geografiche.

La Sardegna poi, così isolata, era il test ideale.

 

Avete controllato?

Le hanno guardate tutte, ma non riescono a capire perché il virus è esploso in certe zone e non in altre.

Un dubbio da chiarire: avete mai controllato la provenienza geografica degli atleti e accompagnatori che hanno partecipato ai Giochi Mondiali Militari di Wuhan, ottobre 2019? Così, per curiosità.

 

Arlecchino

In tutte queste puntate non vi ho segnalato tutte le pezze che avevo in mano, ma ne ho a sufficienza per cucire il vestito di Arlecchino. Metterò a confronto la narrazione televisiva e la “verità braccata da vicino”.

La frase “NON PERVENUTO” indica un tema sul quale il bla bla televisivo non si è mai posato. Mi fermo volutamente a 20 righe di tabella.

 

NARRAZIONE TELEVISIVA VERITA’ “BRACCATA DA VICINO”
Il coronavirus è certamente di origine naturale Il coronavirus è quasi certamente nato in laboratorio. Non possiamo dire se uscito per incidente, per atto voluto o per trafugamento. Ma le reciproche accuse USA – Cina (nota a tutti) e Cina – USA (meno nota) portano verso i laboratori. Come pure la chiusura di Fort Detrick nell’agosto 2019, silenziata ovunque. Montagnier dà per scontata l’origine in laboratorio. Anche i medici russi venuti in Italia con l’operazione “Dalla Russia con amore” (titolo di un film di 007) hanno ironicamente indicato che il coronavirus puzza di spionaggio, non di origine naturale
Giochi Mondiali Militari di Wuhan

NON PERVENUTO

I Giochi Mondiali Militari svoltisi a Wuhan nell’ottobre 2019 hanno certamente coperto un periodo con infezione ben attiva. In Italia stanno retrodatando l’infezione prima al periodo delle polmoniti atipiche e poi fino al dicembre 2019 (altro che paziente zero di Codogno…), quindi anche a Wuhan possiamo stare certi che il virus circolava ai tempi dei Giochi
Chiusura di Fort Detrick

NON PERVENUTO

Prima o poi gli USA dovranno raccontare cosa è successo a Fort Detrick per arrivare a chiudere nell’agosto 2019 (notizia del New York Times, non di un sito complottista). C’è in rete anche il video dell’interrogazione di un senatore USA a un imbarazzato Robert Redfield, capo dei CDC, sull’argomento: ma non mi fido dei video se non ho riscontri d’altro tipo 
Il vaccino ci salverà Per certe malattie, vedi AIDS, il vaccino non è mai stato trovato. Per un virus come il coronavirus, già mutato 30 volte, il vaccino sarà impossibile. E, se il vaccino apparirà, sarà pericoloso come quello per la febbre Dengue
La malattia è incurabile La malattia è curabile nel senso che si possono certamente prevenire molti dei suoi effetti nefasti. Col plasma la si può anche curare. Altre cure a basso costo sarebbero da testare, se medici alternativi potessero parlare liberamente. La stimolazione preventiva del sistema immunitario è vitale
Occorrono 10 milioni di mascherine al giorno La mascherina va riservata agli ambiti ospedalieri-sanitari. Fuori da questi è dannosa per tutti i suoi effetti collaterali (anidride carbonica respirata, batteri virus funghi depositati) e per il cattivo uso statistico che ne verrà fatto. E’ una sorta di “cortesia sociale” per non “gocciolinare” i vicini intimoriti, non certo per proteggersi dal virus
Stare in casa era necessario Era necessario irrobustire il sistema immunitario, obbligando la gente a stare al sole e a camminare. Stare in casa ci ha fatto diventare immunodepressi per legge
Le forze dell’ordine hanno fatto il loro dovere: tolleranza zero Le forze dell’ordine, trovandosi davanti delle norme vessatorie per gli innocenti, dovevano agire in forma minimale e di buon senso. Per fortuna tanti lo hanno fatto. Purtroppo alcuni non l’hanno fatto, anche per smanie televisive
ADE

NON PERVENUTO

Antibody-dependent enhancement (ADE) è un “potenziamento anticorpale” che agevola l’accesso dei virus invece di combatterli. Si è (quasi) certamente verificato nel vaccino per la febbre Dengue, che è leggera quando la prendi la prima volta e tremenda la seconda volta. I vaccinati che non erano già prima venuti a contatto col virus si sono trovati fortemente colpiti una volta venuti a contatto col “virus selvaggio”. E’ la controindicazione fondamentale per un vaccino, soprattutto se generalizzato. Nelle Filippine accusarono la Sanofi di “truffa medica”
La Cina si è comportata male

Variante: la Cina si è comportata al meglio

Non esiste “la Cina”. Esistono notizie che il Partito Comunista Cinese vuole che siano note fuori dal suo territorio. Queste notizie possono essere vere, false o ambigue secondo l’interesse del Partito Comunista Cinese. Non esiste modo di informarsi sulla Cina, vedi ad esempio come Giovanna Botteri descrive il suo lavoro: in un area blindata, con immagini di regime, sperando nei social. Social che, ovviamente, sono controllati e infiltrati da uomini di Partito
La chiusura totale è stata l’unica possibilità, come è accaduto a Wuhan La chiusura totale andava limitata solo alle zone dove i letti di terapia intensiva raggiungevano una certa percentuale di occupazione. Questo avrebbe consentito alla “macchina Italia” di andare avanti e agli statistici di monitorare come l’epidemia si muoveva nella vita reale, non in una vita falsa indotta dalla chiusura totale. Inoltre Wuhan e l’Hubei, che il Partito Comunista Cinese ci dicono essere state chiuse totalmente, sono il 4% della Cina
La fase 2 va fatta con cautela Cautela non significa mettere la spada di Damocle dell’INAIL sulle piccole attività. Il contagio si può prendere ovunque. Per la riapertura vera le condizioni igieniche non potranno che essere quelle ordinarie, a meno che non vogliamo rinunciare a vivere
Nessun posto di lavoro andrà perduto (governo italiano) Nessun posto di lavoro andrà perduto, tranne quelli che andranno perduti. Stagionali tutti licenziati, lavoratori espulsi in proporzione ai parametri decisi dal mitico Comitato, ditte chiuse perché i costi fissi delle sanificazioni sono insopportabili per i piccoli. Ditte che, anche se non chiuse, non hanno nessuna convenienza a riaprire per l’aumento dei costi fissi e per il calo delle entrate
Manovra da TOT miliardi per famiglie e imprese! Va beh. Stendiamo un velo pietoso
L’OMS ha gestito male la pandemia L’OMS è stretta in mezzo tra Bill Gates che detta l’agenda e la Cina che finanzia l’Etiopia. Ha agito come era normale che agisse. Strutturata così fa parte degli “enti inutili”: salute riproduttiva, gender, sessualizzazione precoce (roba che non ha bisogno di grandi competenze, ha bisogno solo di soldi e di esecutori con poche idee), e incapacità nelle vere emergenze. Non è ancora chiaro se la pandemia Covid è stata davvero dichiarata o semplicemente annunciata in una conferenza stampa (priva quindi di qualunque valore legale)
In certi casi hanno dovuto scegliere chi curare (dichiarazione di Bertolaso) Hanno dovuto scegliere chi curare non per colpa della pandemia, ma per una sanità asfittica. Coi nostri numeri in terapia intensiva, in Germania non se ne sarebbero nemmeno accorti (28.000 letti contro i nostri 5.000 di partenza, poi potenziati sulla carta a 9.000; 9.000 letti, senza i medici corrispondenti)
Abbiamo pochi letti perché siamo indebitati Abbiamo pochi letti perché diamo ogni anno 70 miliardi di euro alla finanza internazionale; diamo 70 miliardi perché allochiamo il nostro debito nel modo peggiore; allochiamo il nostro debito nel modo peggiore per colpa di Andreatta+Ciampi 1981 e per le privatizzazioni bancarie degli anni ‘90
Bisogna contrastare le bufale su Internet Contrastare le bufale non significa zittire chi ne capisce e che dà delle visioni diverse rispetto alla vulgata TV. In una situazione di ignoranza generalizzata, solo il dibattito serio può aiutarci, e non certo il dibattito televisivo dove il diritto di parola è limitato a un minuto e gestito da un conduttore
Era necessario che anche la Chiesa facesse i suoi sacrifici Lo Stato doveva solo dire a tutti quanto era il distanziamento che voleva imporci. Poi la Chiesa avrebbe gestito senza problemi le Messe feriali e con poche varianti le Messe festive. Sulla Chiesa c’è stata esplicita vessazione

Ecco, se siete arrivati fin qui, scegliete dove stare.

La seconda colonna è utile anche solo per capire chi sono in TV i pochi che dicono qualcosa di sensato.

Ah, se vi è sfuggito, la prima colonna è gestita da quelli che si sono autoproclamati “editori responsabili”. 

Un’altra cosa che vi può essere sfuggita è questa: Elkann / Agnelli / Fiat si è comprato anche Repubblica.

Così se leggete la Stampa, o Repubblica, o il Secolo XIX, o la Gazzetta di Reggio o di Modena, o HuffPost (ex Huffington Post), o l’Espresso, o MicroMega, o ascoltate Radio Capital, state facendo riferimento sempre allo stesso “editore responsabile”.

Per i dettagli delle altre testate minori vi rimando a Wikipedia. 

https://it.wikipedia.org/wiki/GEDI_Gruppo_Editoriale

 

Sono le 02.30 e sono un po’ stanco. Non rileggo, portate pazienza.

 

Forse vi chiederete cosa c’entra la voce “gioco di prestigio” nel titolo. Niente, ovvio.

Oggi dovete solo scegliere. Se scegliete gli editori responsabili, il gioco di prestigio non vi interessa di sicuro.

«Ora voi state cercando il segreto… ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati.» (Cristopher Nolan, film “The Prestige”)

Alla prossima, a Dio piacendo.

 

Giovanni Lazzaretti

giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com

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