Monopattini elettrici: a Torino si promuovono, si sperimentano e si multano

Un verbale da 1.074 € per un mezzo di trasporto che ne vale (meno della) metà. Perbacco.
Sarebbe come fermare una Fiat Punto Euro 3 nei giorni di blocco ed elevare una multa da 22.000 €, sequestrando l’auto e lasciando a piedi il conducente, indicando nome e cognome ed età il giorno dopo su La Stampala Repubblica e Corriere Torino

Non un’auto a folle #velocità, o un rosso bruciato in pieno da un carro attrezzi, o a chi parcheggia in #doppiafila davanti alle scuole.
Ma a un ragazzo dei Club Monopattini Torino che il 28 Ottobre 2019 procedeva spedito su corso Principe Oddone senza assicurazione, targa e libretto di circolazione, come invece impone la circolare della Polizia Municipale di Torino, data la mancanza della necessaria segnaletica di area sperimentale (installata invece pochi giorni dopo, nda), annunciata in Città di Torino ormai da mesi, a seguito del #Decreto sulla Micromobilità dell’ex ministro Toninelli.

Ma non stupiamoci: a #Treviglio, nel bresciano, fu di 900 € la multa a un 25enne che a settembre “sfrecciava” ad oltre 20 km orari.
#Modena, luglio scorso, la contravvenzione record si è assestata a 5.110 €, senza margine di trattativa.

Ma quanto costa infrangere il #CdS ?
– parcheggiare in divieto di sosta, bloccando strisce pedonali, linee TPL, o passai carrai, costerebbe solo 38 €.
– guidare senza cintura costerebbe solo 74 €.
– essere colti senza i necessari requisiti fisici o psichici, costerebbe solo 78 €.
– usare il cellulare alla guida costerebbe solo 148 €.
– superare di 40 km/h i limiti costerebbe solo 155 €.
– lasciare il motore acceso durante la sosta/fermata costerebbe solo 200 €.
– superare di 40-60 km/h i limiti costerebbe solo 370 €.
– superare di oltre i 60 km/h i limiti costerebbe solo 500 €.

Ma se lasci a casa l’auto e scegli la micromobilità sostenibile, a Torino ti tocca pagare 1.074 €.
Ma se paghi subito ti veniamo incontro e sono solo 750 €.
Sì, proprio nell’autostrada urbana congestionata ogni giorno.
Sì, proprio nella città leader in #Europa delle emissioni di #NOx lungo le strade cittadine.

E tutto questo, a una settimana dalla partenza della sperimentazione.

 

Tratto dalla pagina Facebook di Bike to Work – Torino

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