Mattarella in realtà ha indebolito l’euro

Bloccare i populisti servirà solo a rinforzarli
di Ashoka Mody

Il presidente dell’Italia sergio Mattarella potrebbe pensare di aver assunto una posizione di principio nel porre il veto al ministro delle finanze euroscettico Paolo savona, non consentendo la nascita di un governo guidato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega. Ma nel rifiutare la scelta di una coalizione eletta dal popolo potrebbe aver messo in moto una crisi finanziaria dalla quale sarà difficile tirarsi fuori e che potrebbe mettere in pericolo l’intero progetto europeo.

La mancanza di considerazione di Mattarella per la storia politica recente mostra una sorprendente incapacità di comprensione. Nell’ottobre 2011 la cancelliera tedesca Angela Merkel fece una telefonata all’allora presidente dell’Italia Giorgio Napolitano, subito dopo la quale Napolitano colse l’occasione per sostituire Silvio Berlusconi con il non eletto tecnocrate, amico di Bruxelles, Mario Monti.
Sebbene Merkel e Napolitano abbiano negato il complotto per la destituzione di Berlusconi, fu questa l’impressine che prevalse.

[su www.attivismo .info abbiamo trattato l’argomento in questo articolo]

L’economist applaudì apertamente la Merkel per avere contribuito a “sbarazzarsi di un clown come l’italiano Silvio Berlusconi”. Molti italiani ci rimasero male, ritenendo che la Germania avesse violato la loro sovranità nazionale.

 

Non sorprende quindi che l’euroscettico Movimento 5 Stelle abbia guadagnato sostegno popolare. Nelle elezioni di febbraio 2013 il Movimento 5 Stelle emerse con oltre un quarto dei voti, umiliando politicamente Monti e divenendo il maggior partito in Parlamento, al fuori dalle alleanze. Mentre il Partito democratico, di centrosinistra, andava al potere (sotto 3 diversi primi ministri), il sentimento antieuropeo in Italia crebbe.
Nelle elezioni di marzo 2018 i 5 Stelle e la Lega, un altro partito euroscettico, hanno guadagnato il consenso degli elettori ed insieme hanno raggiunto la maggioranza assoluta.

La semplice verità è che i partiti tradizionali mainstream – i partiti di centrodestra guidati da Berlusconi ed il Partito Democratico di centrosinistra – per troppo tempo non sono riusciti a mantenere gli impegni.
L’italiano medio è oggi più popvero di quanto l’Italia aderì all’euro nel 1999.
Le sofferenze hanno colpito soprattutto i giovani, un gran numero dei quali sono disoccupati o così scoraggiati al punto da aver scelto di non iscriversi alle liste di dosoccupazione.
Mattarella e gli osservatori europei che la pensano allo stesso modo vedono l’euroscetticismo del Movimento 5 Stelle e della Lega con orrore. Ma gli italiani hanno espresso chiaramente il desiderio di cambiamento.

Senza dubbi Savona era una scelta di impatto : il « Piano B » proposto che prevedeva l’uscita dall’euro era impraticabile ed allarmista, e quindi avrebbe potuto causare gravi danni all’Italia. Ma in mezzo alla sua retorica esagerata la coalizione 5 Stelle + Lega avanza delle proposte sensate: la Banca Centrale Europea dovrebbe prendere in maggiore considerazione la disoccupazione quando prende delle decisioni di politica monetaria (come fa le FED negli USA); le regole fiscali dovrebbero consentire maggiori libertà di investimento. Invece di dare agli euroscettici una opportunità di affrontare la complessità di un governo – e di riconoscere l’inutilità delle loro proposte – Mattarella ora sta tentando di formare un altro governo tecnocratico.

L’avvertimento della storia è chiaro. I 5 Stelle e la Lega manterranno il peso elettorali e potrebbero persino uscirne rafforzati. Nel frattempo la combinazione di una crisi politica e finanziaria potrebbe portare a conseguenze di vasta portata.
La follia di Mattarella non poteva arrivare in un momento peggiore.
La congiuntura economica globale favorevole della seconda metà del 2017 si sta allontanando e l’economia italiana sta ancora tentando di ripartire. Negli ultimi mesi la crescita del commercio mondiale è rallentata e lo slancio economico dell’Europa è svanito.

I dati economici dell’Italia sono deludenti. Anche con la BCE che di fatto ha acquistato quasi tutti i nuovi titoli emessi dal governo, i rendimenti di tali obbligazioni si sono attestati intorno all’1,8% in aprile. Ora si avvicinano al 3%. Con un’inflazione annuale pari a solo lo 0,6% questo equivale ad un tasso d’interesse reale (inflazionato) di oltre il 2%. L’Italia non può permettersi un tasso così alto: il suo ritmo di crescita della produttività è prossimo allo zero e il suo potenziale di crescita economica a lungo termine è ben inferiore all’1%.

La crisi indotta da Mattarella potrebbe autoalimentarsi: il tassi di interesse reali potrebbero crescere ancora, anche se i tassi di interesse nominali addebitati alle imprese e ai consumatori aumenteranno e un rallentamento dell’economia attenuerà l’inflazione.
Questi tassi elevati soffocheranno l’economia.
L’onere del debito pubblico, da tempo bloccato a oltre il 130% del PIL, diventerebbe più difficile da rimborsare, a causa della riduzione delle entrate fiscali
Le banche italiane, che già lavorano sotto il peso dei crediti in sofferenza, si troverebbero ad affrontare un nuovo ciclo di insolvenze.

La BCE si trova fra l’incudine e il martello. Se intensificherà ed amplierà il suo programma di acquisto di obbligazioni, raggiungerà presto il limite autoimposto di 1/3 di tutti i titoli di stato italiani.
La Germania ed altri paesi “settentrionali” dell’area euro saranno giustamente preoccupati su chi dovrebbe sostenere i costi se il governo italiano cadesse in default su quel grosso stock di obbligazioni detenute dalla BCE.
Se, sotto la pressione del Nord Europa, la BCE ridurrà i propri acquisti di obbligazioni, i tassi di interesse reali italiani aumenteranno ancora più rapidamente, aumentando la probabilità di una nuova recessione in Italia.

Mattarella ed i suoi consiglieri sono intrappolati nell’ideologia di pensiero europeista, che nega ai cittadini italiani la voce in capitolo sulla gestione del proprio paese ed esclude compromessi ragionevoli.
Tentando di preservare l’ortodossia europea potrebbero invece avere scatenato delle forze distruttive che non potranno controllare.

 

Tratto e tradotto da:
https://www.bloomberg.com/amp/view/articles/2018-05-29/italy-s-president-just-undermined-the-euro

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