L’indignazione del più furbo

Attendiamo che si comprenda meglio – se mai accadrà – quello che effettivamente è successo ieri a Washington. Il Campidoglio invaso, con tutte le conseguenze. Se Trump voleva chiarire da che parte stava il popolo, è evidente che è caduto in un trappolone.

Le dimostrazioni di piazza e le occupazioni sono sacrosante solo se a farle sono una certa parte politica; il popolo può protestare solamente contro i brogli certificati dall’autorità competente; e le uccisioni di persone disarmate e non particolarmente minacciose sono giustificate, giustificatissime se a morire è qualcuno dall’altra parte.

In effetti questa è la parte più nauseabonda; l’ipocrisia stillante di certi personaggi, il fetore di carogna che trasuda dalla loro indignazione fasulla. Coloro che scusavano oppure appoggiavano devastazioni, violenze e saccheggi adesso si stracciano le vesti come zitelle benpensanti di fronte ad una protesta portata avanti pacificamente. E’ accaduto ciò già si sapeva: non importa quanti milioni di persone siano con te, quanto tu abbia ragione, da che parte stia la verità, se chi comanda l’informazione ti mette sotto silenzio o ancora peggio, fa di te e dei tuoi degli idioti, degli irresponsabili, dei ridicoli. Dice che sei tu il pericolo.

Quante volte l’ho vissuto. I family day, la raccolta di milioni di firme, e quel fiume di persone che non meritavano neanche un trafiletto. E, per contro, quella dozzina di comparse sparate in prima pagina, passerella fotografica per portare avanti un’idea. C’è veramente da domandarsi quanta parte della storia che abbiamo vissuto sia illusione, fabbricazione, cartapesta. Tutte le volte che esploro quanto sia successo davvero in certi frangenti storici resto sgomento, tanto questo differisce da ciò che comunemente “si sa”. Viviamo in un mondo artificiale, pensato non per il nostro bene ma per renderci irrilevanti.

Se entri nella lotta, devi comprendere bene cosa sei disposto a fare. Cosa tu sia pronto a sacrificare per ottenere ciò che desideri. I titubanti, i mezzo convinti, i riluttanti hanno già perduto contro chi non si ferma davanti a niente per raggiungere il suo scopo.
Il guaio di seguire il bene, il vero, è che non puoi usare gli stessi sistemi di quell’altra parte. La violenza, la menzogna, l’inganno sono il lato oscuro che sempre attira. Se lo usi, potresti anche vincere. Ma avrai già perso, sarai diventato ciò che combatti.

Non so per quanto tempo ancora potrò scrivere di queste cose. Il modello cinese, controllo totale dei media e dominio su ogni aspetto della vita da parte del potere, sembra essere ormai alle porte. Le distopie del secolo passato sembrano avverarsi oggi, con qualche anno di ritardo ma altrettanto terribili.

Sono ancora convinto che questo castello d’acciaio, questa rete di falsità, non potrà che crollare. Perché la menzogna distrugge se stessa. Saranno tempi bui, forse molto più bui di quanto già temiamo. Ma la speranza è sempre accesa, come una tremula luce in una notte sempre più buia.


Tratto da: https://berlicche.wordpress.com/2021/01/07/lindignazione-del-piu-furbo/

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