Immigrati: perché dividerci non aiuta a risolvere il problema

di Guido Grossi

Per smetterla di litigare inutilmente su le due uniche proposte alternative che sembrano circolare in materia, entrambe totalmente insoddisfacenti che sintetizzo così (e lo faccio brutalmente, tanto per capirci, senza andare sul sottile, quindi per cortesia evitate i commenti con i “distinguo”):

buttiamoli a mare che hanno rotto le scatole e qui non c’è trippa per gatti

oppure

facciamoli entrare tutti, per carità, poi dio vede e provvede

E’ evidente che sono, entrambe, drammaticamente semplicistiche e non soddisfacenti.
Tocca invece prendere atto che nessuna delle due ha senso:
NON RISOLVONO il problema.

Le cose complicate vanno “spiegate” e bisogna fare lo sforzo di capire PERCHÉ ACCADONO e come sia possibile trovare SOLUZIONI EFFICACI, e cioè che risolvano il problema alla radice e non si limitino a spostarlo altrove, creandone di più grandi.

Osserva la schizofrenia sociale degli umani:
LE PERSONE (gli individui) possono desiderare di cambiare paese per infinite ragioni, tutte rispettabilissime, ma l’umanità si è organizzata in maniera tale da rendere molto difficoltosa questa libertà di movimento individuale (confini e barriere di ogni tipo, in una Terra che non dovrebbe “appartenere” proprio a nessuno).
LE MASSE, invece, emigrano (scappano da casa) perché qualcuno ha devastato la struttura sociale a casa sua paradossalmente, di fronte alle masse l’umanità si organizza per aiutarle negli spostamenti di massa!
Salvo, poi …
ABBANDONARLE AD UN QUALUNQUE DESTINO,
una volta raggiunta
UNA QUALUNQUE DESTINAZIONE.

Ora, domanda fondamentale, chi è questo “qualcuno” che devasta intere strutture sociali, in giro per il mondo?

QUESTO QUALCUNO HA NOME E COGNOME

che però i paladini delle proposte semplicistiche (tutti, di destra e di sinistra) si scordano perfino di pronunciare.
Si chiama Sistema delle Grandi Società di Capitali Sopra Nazionali, che scaccia popolazioni intere da paesi poco strutturati per difendersi e ottengono la libertà di sfruttare a prezzi irrisori ed incuranti dell’ambiente le loro risorse naturali.

Attenzione: libertà codificata dalle ipocrite leggi della cosiddetta “DEMOCRAZIA LIBERALE DI MERCATO”, di cui l’America è la prima paladina.
Sfruttano malamente i pochi individui che resistono nei loro territori, scacciati dall’equilibrio naturale e quando le masse si spostano nei paesi a economia “di mercato” avanzata, devastano il mercato del lavoro, permettendo un migliore sfruttamento dello stesso anche nei paesi di arrivo.

Vuoi davvero risolvere alla radice il problema degli immigrati?

Poniti allora il problema della NON RESPONSABILITÀ, codificata nelle leggi, delle società di capitali.
Poniti seriamente l’obiettivo di capire, ma sul serio, che ravanello è questa “democrazia liberale di mercato”, in cui le uniche vere libertà sono concesse al grande capitale sopra nazionale, e negate alle persone.
Quando ci saremo liberati dell’incubo, che non riusciamo neppure a chiamare col suo vero nome, e cioè quando avremo scelto di togliere le leve di governo del mondo a queste strutture folli e impietose e avremo restituito quella piena responsabilità ad una diversa e più vera democrazia, fatta di partecipazione informata, e di rispetto del patto sociale, la Costituzione, solo allora scopriremo che:
– poche sono le persone che desiderano cambiare paese d’origine, e per quelle poche è bene che tutte le porte siano sempre spalancate
– per tutti quelli che arrivano, esiste sempre la possibilità di accoglierli in maniera degna della divinità che rappresentano.

Noi, Cittadini Sovrani, dovremmo riscoprirci tali, e pretendere che il diritto, quello vero, quello che ha un ordine e un fondamento, venga rispettato, più o meno alla lettera

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