I pesticidi causano la morte di 200’000 persone l’anno. La vasta gamma di malattie causate dal GLIFOSATO

di Davide Gionco

Nel mese di gennaio del 2015 è stato pubblicato sul Journal of Biological Physics and Chemistry uno studio di Anthony Samsel e Stephanie Seneff, del MIT (Massachusset Institute of Technology) in cui si dimostra come il glifosato, un diserbante molto utilizzato distribuito dalla multinazionale americana Monsanto, modifica il funzionamento del DNA umano.
Lo studio collega la diffusione, fino ad oggi non spiegata, di gravi malattie con la diffusione dell’uso del glifosato.

L’uso del glifosato si è rapidamente diffuso a livello mondiale, a causa della sua “efficacia produttiva”, ma anche a causa dell’azione delle multinazionali del cibo, che impongono anche ai piccoli produttori dei prezzi standard che non possono essere rispettati se non ricorrendo a prodotti chimici “efficaci” nell’eliminare le erbe infestanti dalle coltivazioni.

 

Il glifosato viene usato su vari tipo di coltivazioni, entrando direttamente nell’alimentazione umana sotto forma di cereali o arrivandoci in quanto assimilato dagli animali da allevamento alimentati con quei cereali, con soia o simili.

Ad esempio in Italia risultava essere presente in certi tipi di pasta in commercio nel 2017.

Dagli studi sembra che le modifiche al funzionamento del DNA umano causate dal glifosato abbiano portato all’aumento della diffusione delle seguenti malattie: SLA (sclerosi laterale amiotrofica), morbo di Alzheimer, varie forme di cancro, asma, diabete, obesità, celiachia, infezioni intestinali, autismo.

Tali correlazioni erano peraltro già state evidenziate, pur senza studi medici, anche dal USDA-NASS (servizio nazionale americano di statistiche sull’agricoltura).

Correlazione con la diffusione dell’autismo:

Correlazione con la diffusione della celiachia:

Correlazione con la diffusione delle infezioni intestinali:

Correlazione con la diffusione del cancro al seno:

Secondo Hilal Elver e Baskut Tuncak, esperti delle Nazioni Unite, l’uso di pesticidi causerebbe la morte di 200’000 persone l’anno nell’intero pianeta. Molto peggio di una guerra!

Naturalmente Monsanto & c. continueranno a dichiarare che il glifosato non è nocivo per la salute umana, né per l’ambiente.

In realtà qualcosa si è mosso arrivando ad interpellare il Parlamento Europeo, il quale ha dovuto mediare con gli interessi delle lobbies, spalleggiate dal governo tedesco (anche la Bayer produce il glifosato), arrivando ad una messa al bando in Europa solo a partire dal 2022 (nel frattempo quanti morti ancora?).

L’azione delle lobbies, naturalmente, non si ferma lì. L’Italia ha aderito in via provvisoria al CETA, il trattato di libero scambio fra Unione Europea e Canada. Ci auguriamo che il nuovo Parlamento non ratifichi questa adesione.
Il rischio concreto è di trovarci ancora più di oggi del glifosato nei prodotti alimentari prodotti in Canada, dove gli standard di produzione sono al 100% conformi alle esigenze di “efficacia” delle multinazionali dei diserbanti.

L’alimentazione umana non dovrebbe essere un business con l’unico scopo di garantire maggiori divendendi agli azionisti della Monsanto e della Bayer.
Il primo obiettivo della produzione alimentare deve essere il benessere delle persone che si nutrono.
Il secondo obiettivo deve essere una produzione alimentare in equilibrio con l’ambiente, in quanto abbiamo un solo pianeta in cui vivere noi e le generazioni che ci seguiranno.

Multinazionali come Monsanto continuano a macinare utili per gli azionisti, al prezzo di 200 morti l’anno.

E’ lo spirito delle multinazionali, che siamo noi stessi a finanziare, quando affidiamo la gestione dei nostri risparmi a chi guarda unicamente ai rendimenti finanziari e non alle conseguenze sulle persone e sull’ambiente.

Nel film di Nicolas Cage “Lord of war”, Yuri Orlov, il venditore di armi, diceva: “Io vendo alla gente dei mezzi per difendere se stessi”. Non si assumeva respnsabilità sull’uso che sarebbe stato fatto di quelle armi.
Lo stesso succede con le multinazionali: molte persone “normali” le finanziano investendo sulle loro azioni, preoccupandosi solo di fare utili finanziari.
Se poi il loro figlio si ammalerà di autismo o la loro moglie di SLA, non penseranno di esserne, almeno in parte, responsabili.

https://www.youtube.com/watch?v=mt6KMh-wzAg

 

 

Lascia un commento