di Francesco Cappello

Questo sinistro governo, mentre ci tiene coattivamente segregati “per la salvaguardia comune”, sta rischiando di “ripulire/disinfestare” le città, non dal virus, ma da tutti coloro che vivono di elemosina e di espedienti.

Poveri cristi, che già prima del covid tenevamo a debita distanza – tutta un’umanità da cui eravamo ogni giorno avvicinati, che facevano appello alla nostra generosità per sopravvivere; tra loro i tanti in povertà estrema che una casa dove rifugiarsi o rinchiudersi non ce l’hanno, 4 milioni e mezzo, secondo l’ISTAT. Ad essi vanno aggiunti i Sinti, gli immigrati che vivono di piccolo commercio, ecc.

Nuovi poveri
Che effetto avrà la catastrofe economica che si sta abbattendo sul nostro paese su nove milioni di cittadini in povertà relativa? Si tratta di persone che non hanno risparmi, che trovano lavoro saltuariamente, per brevi periodi, con paghe mensili da fame. Un’idea ce l’hanno di sicuro gli operatori della Caritas che in una presentazione del loro ultimo Rapporto 2020 su povertà ed esclusione sociale in Italia “Gli anticorpi della solidarietà” scrivono:

quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta. Aumenta in particolare il peso delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani, dei nuclei di italiani che risultano in maggioranza (52% rispetto al 47,9 % dello scorso anno) e delle persone in età lavorativa

Ci si chiede quanti di coloro che si trovano attualmente in povertà relativa rischiano di dover, a breve, essere conteggiati tra le fila di quei cittadini che l’ISTAT definisce in stato di povertà assoluta.

Major State Takes Action to Prevent a COVID-19 Housing Disaster

Non si hanno notizie certe di cosa significhi lockdown per loro, ci si chiede come possano sopravvivere. Non circolano dati sul loro conto, viene il sospetto che possano in qualche modo alimentare i numeri e le curve dei decessi giornalieri, quotidianamente conteggiati.
A pensar male c’è da temere che se non fossero sufficienti i lockdown, la smaterializzazione del contante che rende impossibili, oboli, mance, elemosine, farà il resto. Riti sacrificali verso un “nuovo mondo”1 che si vorrebbe far emergere da una “cultura della morte” sempre più diffusa. Forse un giorno il grande rimosso si trasformerà in grande rimorso.
“Non sentite l’odore del fumo?” scriveva Danilo Dolci

..da Creatura di creature di Danilo Dolci “L’odore del fumo”

    Le più grandi risorse, erano la speranza e la dignità.
    Chi si rassegna, muore prima.
    Non so se i giovani hanno appreso.
    Se ci si lascia chiudere, terrorizzare,
    si diventa una cosa
    gli altri ci diventano cose.

1 vedi Inaugurazione (e Cerimonia) di apertura del tunnel San Gottardo. Rituale New World Order NWO, 2016.

 

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https://www.francescocappello.com

 

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