Come funzionano (davvero) i complotti

di Massimo Bordin

Molti complottisti, ma soprattutto TUTTI gli anticomplottisti, sono persuasi che le teorie del complotto abbiano come presupposto una Spectre. Per i poveracci che non hanno mai visto i film di James Bond, chiariamo che nella finzione cinematografica la Spectre è l’organizzazione criminale che cospira contro il sistema democratico tramite atti terroristici, compravendita di armi, affari sporchi, colpi di stato, congiure e cose così. Dietro fatti rilevanti che accadono nel mondo, come la rivoluzione colorata in Bielorussia, l’impeachement a Trump, la pandemia e le trasmissioni di Barbara d’Urso, per molti complottisti ci sarebbe dunque un’organizzazione rigidamente gerarchica, con un misterioso capo e numerosi subalterni.

La storia dimostra in modo inoppugnabile che i complotti con dietro una Spectre esistono eccome, altrimenti non si spiegherebbero le fonti storiche che parlano delle pugnalate a Giulio Cesare, della deposizione di Salvador Allende in Cile o del successo musicale di Bello Figo Gu. Dunque sono esistite diverse “Spectre” e probabilmente ne esisteranno altre.

Ma c’è anche un modo di intendere i complotti che non contempla l’esistenza di una Spectre e che, più banalmente, sospetta delle versioni ufficiali fornite. Se il primo tipo di complottismo si verifica di rado, il secondo è più difficile da vedere nell’immediato, ma si realizza quasi sempre.

Detto diversamente, con riguardo a fatti rilevanti per le comunità umane, accade con incredibile frequenza che qualcuno approfitti di una situazione creatasi per puro caso e che poi si adoperi per nascondere tale opportunismo con una narrazione ritagliata ad hoc.

Provo a spiegare meglio questo aspetto della realtà storica con un esempio.

A tutti quanti, chi prima o chi dopo, sarà capitato di subire dei torti. Talvolta anche dei torti molto pesanti, come un furto, una violenza fisica o psicologica, un tradimento.

Ebbene, nella stragrande maggioranza dei casi le circostanze impediscono che a fronte di un torto ci si possa vendicare. Se il capoufficio ti ha maltrattato per anni, rampognandoti di fronte a tutti e facendo preferenze tra impiegati, di rado ti sarà passata per la testa l’idea di ordire un complotto ai suoi danni, con tanto di riunioni segrete, acquisto di armi al mercato nero, e successivo strangolamento notturno con guanti di pelle. E’ più probabile che tu abbia sofferto, fantasticato sulla vendetta e poi, una volta cambiato lavoro o andato in pensione, te ne sia dimenticato. Dunque, nel 99,9 per cento periodico dei casi, la gente non si vendica dei torti subiti. Ma … che succede se si presenta un’occasione? Che succede se, ad esempio, ti ritrovi per errore nella tua casella di posta elettronica una e-mail che dimostra in modo inequivocabile l’infedeltà aziendale del capoufficio? Non la stampi? Non la salvi sulla pen-drive? Non la sottoponi ai vertici aziendali per farlo licenziare? Se una persona ti ha umiliato e ti si presenta un’occasione così ghiotta lo fai! Eccome se lo fai. E’ anche probabile che poi però non te ne vai in giro per gli uffici spiattellando che sei stato tu. Ed è sicuro che non riporterai la delazione nel tuo curriculum lavorativo.

Dunque, le persone di norma non cercano la vendetta, non se la studiano a tavolino, ma se si presenta un’occasione ghiotta, perché no?

Ecco, la stessa cosa accade con situazioni storicamente rilevanti, come l’adozione dell’euro da parte dei tedeschi o la recente pandemia.

In altri termini, è assai improbabile che dei nazisti riparati in Argentina abbiano fatto delle riunioni segrete con i banchieri ebrei per imporre l’euro agli interi stati del sud Europa e fottere le loro economia, ma è assai probabile che una volta firmati gli accordi, il mondo economico e politico tedesco abbia fatto di tutto per pilotare la banca centrale e Bruxelles verso regole che andassero a vantaggio dei tedeschi ed a danno di sprovveduti e ideologizzati italiani e francesi, romanticamente aggrappati alle loro settecentesche teorie sulla fratellanza dei popoli. Non sappiamo come sia andata davvero. Ancora troppo presto per dirlo, ma io proprio non me lo vedo Helmut Kohl che, vestito da Gran Maestro col grembiulino ed il compasso, ordisce una trama con Soros per fregare il welfare francese o l’export del Belpaese.

Gli italiani hanno adottato l’euro? I tedeschi hanno saputo approfittarne! Anche se non sappiamo con certezza come sia andata, di fatto le conseguenze nefaste sono sotto gli occhi di tutti e la narrazione ufficiale nasconde la stupidità della moneta unica con un racconto corale che fa appello proprio alle romanticherie sull’Europa Unita di cui sopra.

E per la recente pandemia? E’ probabile che il virus sia stato creato in laboratorio da una Spectre? La comunità scientifica sta nascondendo rimedi alla portata di tutti?

Possibile tecnicamente, secondo qualcuno, ma direi del tutto improbabile.

C’è allora qualcuno che sta approfittando di una situazione capitata per puro caso?

Bé, questo invece è sicuro come la Terra che gira attorno al Sole!

I media tradizionali, ad esempio, prima del covid stavano “tirando i scarpet”, come si dice dalle mie parti. Cioè stavano attraversando un’agonia che li avrebbe portati alla morte certa. L’informazione mainstream aveva bilanci da tribunale, con lettori e spettatori quasi azzerati. Tutto oramai passava sulla Rete, sia l’informazione di cattiva qualità che quella eccelsa. Solo qualche vecchio nostalgico comprava ancora i quotidiani. Col covid ecco però  l’occasione di rimettere le cose a posto: bastava non tranquillizzare la gente, ma anzi terrorizzarla. Tutti gli italiani spaventati credono oggi agli approfondimenti di Travaglio e pendono dalle parole di Burioni da Fazio. Roba da non dormirci la notte. Altro che virus!

E la politica? La situazione in paesi come l’Italia e la Francia prima di marzo era pressapoco questa. Da noi l’opposizione viaggiava attorno al 40 per cento dei consensi, l’economia di Gualtieri faceva acqua da tutte le parti e Conte aveva già le valige pronte. I cugini d’oltralpe se la passavano anche peggio, con Macron bersagliato settimanalmente dalle manifestazioni, spesso violente, dei gilet gialli. Il governo francese ad inizio anno era a rischio come un gatto in tangenziale. Poi è arrivata la manna dal cielo: una bella malattia mondiale. Poco importa che a confronto della spagnola o del vaiolo o della peste il covid 19 somigli alle emorroidi di mia nonna: Macron e Conte sono salvi. Solo chi non ha saputo profittarne terrorizzando la gente, come Donald Trump, adesso rischia seriamente di perdere la poltrona.

Questo significa forse che esiste una Spectre composta da Macron, Conte e Biden che si ritrova da anni a casa di Luciana Littizzetto per studiare un piano di pandemia mondiale?

«Naaa, questo io non creto», direbbe il senatore Razzi.

Ma che i tre simpaticoni con i loro partiti di sistema la stiano pompando e strumentalizzando alla grande, pare evidente a tutti quelli che possiedono un numero di neuroni superiori a due.


Tratto da:
http://micidial.it/2020/10/come-funzionano-davvero-i-complotti/

Lascia un commento