Tutto vero: via le restrizioni, arriva l’identita’ digitale….

In tantissime nazioni i governi hanno deciso di togliere le restrizioni anti Covid-19 e molti sognano un ritorno alla libertà. Quello che ci attende però potrebbe essere molto peggio?

In Europa e nel resto del mondo, le restrizioni dovute alla pandemia di questo tremendo virus influenzale stanno via via scomparendo ma all’orizzonte si affaccia uno scenario molto più inquietante: l’Identità Digitale. Dalla padella alla brace quindi? Stando alle dichiarazioni di un politico olandese, c’è ben poco da stare allegri.

Questo articolo non è scritto a scopo allarmistico ma è quanto riportato il 26 gennaio scorso da Freek Jansen, deputato al Parlamento olandese. Nel suo discorso, il politico parla chiaramente dell’Identità Digitale e di come verrà utilizzata. Ecco parte del suo intervento:

“La società francese Thales, specializzata in difesa e sicurezza, ha dichiarato nel suo sito web che i certificati verdi Covid serviranno come primo passo per l’introduzione dell’ID digitale”. 

Questo è quanto ho riportato in diversi articoli e ciò spiegherebbe il perché il Regno Unito, che adotterà l’identità digitale ad aprile, è stato uno dei primi stati europei a togliere le restrizioni e il Green Pass.

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Jansen continua spiegando cosa sia l’Identità digitale: “L’identità digitale, cioè il documento d’identità digitale, è uno spazio centralizzato dove tutti i tipi di dati personali possono essere raccolti e conservati. Possono essere gestiti da aziende e governi e, attraverso i quali, ogni utente su internet può essere tracciato e collegato ad una persona specifica”.

Questo è già abbastanza inquietante e lo stesso deputato afferma che ciò comporterà “la fine dell’anonimato su internet e la fine della privacy. Significa che ogni pagamento, ogni commento, ogni tweet, ma anche ogni dato sanitario, possono essere collegati a te come persona. Significa inoltre che i governi e le aziende possono stabilire le condizioni per accedere a strutture e servizi sulla base di quei dati”. 

A questo punto il deputato entra nel vivo del discorso e dice quello che in tanti sosteniamo da tempo: “Ciò che abbiamo visto ora con il QR Code nel Green Pass, è che puoi ottenere l’accesso alla vita sociale se, al momento, hai ricevuto l’iniezione e da ora in poi anche il booster. La libertà è diventata subordinata e dipendente dalla ‘buona condotta’”. 

Jansen cala quindi la maschera e parla del vero piano che c’è dietro al Green Pass e all’identità digitale, ovvero il Sistema di Credito Sociale cinese“A seconda di come si comportano le persone. i cinesi hanno accesso o meno alle operazioni di pagamento. Possono o meno andare in vacanza. Si valuta se possono avere accesso ai trasporti pubblici, alle strutture sportive, alle discoteche, ai negozi ed altre strutture, che possono non essere accessibili per loro. E addirittura ciò si basa anche sui loro contatti per stabilire se siano o meno ‘buoni cittadini’”.

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Il deputato a questo punto si rivolge al presidente olandese e dice: “Naturalmente la Cina è ad uno stato ben più avanzato, ma tutto ciò è reso possibile dall’Identità Digitale. Esperti e scienziati, inoltre, nell’articolo su Follow the Money, hanno chiaramente allertato. E il VVD [partito di maggioranza] è favorevole all’introduzione dell’ID, come si può leggere nel loro programma elettorale”.

Jansen conclude il suo discorso in questo modo: “E l’accordo della coalizione, inoltre, ha espresso l’ambizione di gestire lo sviluppo dell’identità digitale. È estremamente pericoloso! I Green Pass non funzionano! Non c’è alcuna ragione al mondo per ritenere che funzionino”. 

Il deputato alza il tiro e aggiunge: “Non si tratta di Covid, si tratta di creare l’infrastruttura per l’identità digitale centralizzata. Con falsi pretesti, con la scusa della Salute Pubblica, siamo forzatamente condotti in uno spaventoso sistema di controllo. E FvD [il suo partito] si opporrà con le unghie e coi denti”. 

Facciamo un analisi

Secondo il deputato Freek Jansen, ma anche secondo altri milioni di esseri umani, dietro a questa assurda storia della pandemia, ci sarebbe un programma mirato a far si che gli esseri umani siano controllati in ogni aspetto della vita. Il sistema di credito sociale è già attivo in diverse regioni della Cina e proprio per questo, non ci sarebbe affatto da stupirsi se ciò dovesse accadere realmente anche nel resto del mondo.

A questo punto però, mi viene spontaneo porti una domanda? Credi ancora che tutte queste misure abbiano lo scopo di proteggere la nostra salute?

Se Jansen dovesse avere ragione – e francamente dubito che non sia così – dovremmo davvero pensare che il Green Pass potrebbe diventare un microchip sottocutaneo?

Tratto da: https://guruhitech.com/

 

Via le restrizioni, arriva l’identità digitale! [VIDEO]

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