Stiamo giocando a Monopoli, con regole truccate

di Davide Gionco

 

Stai giocando a Monopoli.

Al tuo avversario sono assegnate tutte le proprietà, tranne Vicolo Corto.

Allo stesso giocatore è anche assegnato il 95% del denaro della banca.

In questo contesto devi giocare la tua partita, per tentare di vincere.

Quando perderai la partita, il tuo avversario ti dirà che sei: pigro, inefficiente, scarsamente produttivo.

 

Ecco le statistiche dei risultati della partita, giocata ogni anno dal 1974.

La partita giocata in Italia:

Dal 1974 ad oggi non hai praticamente mai vinto, mantenendo il tuo reddito costante.
Nello stesso tempo il tuo avversario, rappresentante dello 0,01% della popolazione più ricca, ha aumentato di 3-4 volte la propria ricchezza

 

Ed ecco i risultati della stessa partita giocata negli USA:

 

Morale: fino a che le nostre leggi favoriranno la concentrazione di ricchezza finanziaria e reale, le divergenze continueranno ad aumentare e le persone avranno sempre più potere per influenzare le decisioni politiche in loro favore.

Ecco le aliquote fiscali (IRPEF) sul reddito in Italia nel 1974, sotto il governo Rumor.

Oggi, nel 2018, stiamo discutendo della “flat tax”, un 15% uguale per tutti, senza alcun effetto redistributivo dela ricchezza.

 

Gli economisti del FMI David Furceri e Prakash Loungani hanno pubblicato nel 2015 uno studio in cui si calcolano gli effetti in 5 anni della liberalizzazione dei flussi di capitale:

Sull’asse verticale abbiamo il “coefficiente di Gini”, che misura le disuguaglianze sociali.
Le disuguaglianze sociali aumentano di un fattore 1-1,2 nel corso dei primi 2 anni.
Successivamente gli effetti dipendono dal tipo di politiche di inclusione sociale praticate.
Politiche di alta inclusione sociale comporterebbero una riduzione delle disuguaglianze sociali.
Politiche di bassa inclusione sociale comporterebero un aumento elevato delle disuguaglianze sociali, fino a 3 punti nel corso di 5 anni.
Il risultato medio è comunque un peggioramento delle disuguaglianze sociali di 1,5 punti.

Mia osservazione: i primi 2 anni di aumento delle disuguaglianze consentono al “giocatore di Monopoli” di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo di condizionare le decisioni politiche, impedendo di fatto l’attuazione di politiche di forte inclusione sociale.

E questo spiega le statistiche dal 1974 ad oggi sui risultati della “partita a Monopoli” che ciascuno di noi gioca ogni anno.

Morale: la concentrazione di ricchezza e le politiche di liberalizzazione dei capitali sono fra le cause principali della nostra situazione economica precaria e della progressiva riduzione degli spazi democratici nel nostro paese.

Davide Gionco

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