Secondo certi influencers i soldi non si creano dal nulla. Sarà vero?

di Costantino Rover

Ci risiamo, ci siamo cascati di nuovo, nel senso che siamo incespicati su un’altra radice sporgente.
È quella degli influencers colla laura, all’ombra della quercia neoliberista.
Ggente studiata che snocciola slogan da contadini colla terza alimentare.

Attenzione, questo articolo contiene volutamente storpiature della corretta scrittura, perdonate se la buttiamo sul goliardico, ma ci hanno detto che siamo troppo incazzosy).


Il fenomeno degli influencers non si placa

Ci era già successo di dover commentare il fenomeno della influencer neo laureata, in quota piddina, dedita alla raccolta di followers con frasi fatte e lezioncine che ricordano più quelle degli autodidatti.

Da influencer ad influencer dall’osso duro del “debbito publico” ai soldi che non crescono sugli alberi, il percorso si srotola tranquillo come le girelle di liquirizia che da liceali succhiavano tra un libro non compreso e l’altro.

Sono come i sogni e la fantasia, attraversano le barriere anche più granitiche senza manco accorgersene, anche se nella realtà esistono.

Una realtà diversa per ciascuno come la distruzione della classe media ha dimostrato.
Se ti devi guadagnare da vivere con il sudore della fatica, la realtà è diversa da quella di chi vive di social marketing col culo adagiato sul burro.

Polemica classista a parte, ma la differenza sta tutta lì dentro, occorre ricordare a tutti noi che non occorre avere le mani callose per riportarci tutti con i piedi per terra.

Lo stiamo per vedere.


Per quanto la si voglia prendere sul ridere c’è poco da prenderla sotto gamba.
L’emergenza coronavirus o covid19, come la si voglia chiamare, ci riporta a fare i conti con un argomento serio.
Ed è serio anche perché per troppi decenni la disinformazione ci ha portato a credere a tante fesserie che ci hanno danneggiato.
Una di queste è che i soldi debbano rispettare dei limiti fisici.
Molti credono persino oggi, a cinquantanni dall’abbandono del gold standard, che la moneta abbia valore perché ci sono dei depositi di oro da qualche parte a garantirla.

Perché non si trovano i soldi?
Perché soprattutto non si trovano mai per quello che serve ai cittadini, mentre per salvare le banche ci sono sempre?
Nel libro di economia spiegata facile lo spieghiamo in modo semplice, approfondito, con una valanga di schemi e di disegni che non lasciano dubbi.

E non solo, Ma il valore della moneta è dato dal sottostante, ossia dal valore delle merci che con essa si possono scambiare.
Altra cosa invece è la garanzia, che viene data, all’Euro dalla BCE, e alle altre monete dagli Stati che la emettono.
La moneta oggi è detta FIAT, cioè accettata e scambiata sulla base della fiducia che i cittadini e i mercati hanno per le autorità che emette.
Quindi qui siamo ben oltre la metafora dell’albero dei soldi. Ma forse queste sono altre questioni che sfuggono a certi influencers.


I soldi non crescono mica sugli alberi o dal nulla, parola di influencer

Secondo Elisa Serafini i soldi non si creano dal nulla

Invece secondo la Banca Centrale Europea sì.

Chi avrà ragione?


Proviamo a chiederlo ad Alan Greespan, ex Direttore della FED, ovvero della più importante banca centrale del mondo, la banca centrale americana.
Ce lo spiega in un video:

Bene, adesso siamo sicuri che la influencer ha detto una vaccata.


Isoldi si creano dal nulla

Anche se evidentemente per gli influencers i soldi sono una risorsa naturale, nascosta in qualche miniera sotto alle banche, che i soldi non crescano sugli alberi è vero.
Infatti oggi le Banche centrali non devono neanche più deforestare.
Gli basta un click!

I soldi si creano dal nulla – pagina del libro di economia spiegata facile


I prestiti si devono sempre restituire, sarà vero anche questo?

Forse, ma a volte i prestiti sono aiuti mascherati, con uno scopo diverso.

I soldi servono sempre a comperare qualcosa.
I miliardi spesi in Italia col piano Marshall non sono stati restituiti in moneta, ma con cessioni di sovranità. In quel caso non abbiamo dovuto restituire i prestiti, ma cedere all’installazione di basi militari e alla subalternità politica.

Ecco se i prestiti dell’Europa servono a questo, meglio farne a meno. Meglio una banca centrale nostra capace di fare click. Fuori dall’euro.

Studiata in America e consulente dell’Istituto Bruno Leoni, sarà stata lei a coordinare la ridicola campagna anti debito pubblico nelle stazioni ferroviarie italiane?

Vorremmo farle una domanda Sig.ra Elisa Serafini: “Da dove prende i soldi e con chi si indebita la BCE?

Stiamo attenti a questi portatori d’acqua dei traditori che fanno disinformazione. Ma prendiamo nota dei loro nomi, potrà tornarci utile ogni volta che in TV ci verranno spacciati per esperti dalla parte delle persone.


Tratto da:
https://economiaspiegatafacile.it/2020/04/08/influencers/

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