Quanti soldi vale una vita umana?

Abbiamo tradotto per voi questo articolo pubblicato il 30.07.2018  sul sito internet della radio-televisione svizzera
http://www.rts.ch/info/economie/9740929-pourquoi-une-vie-humaine-vaut-plus-en-suisse-qu-ailleurs-dans-le-monde.html
e scritto da Katja Schaer.

La Confederazione Svizzera ha calcolato quanto vale la vita di un cittadino svizzero in modo da potere calcolare il rapporto costi/benefici negli investimenti per la sicurezza.

Questo dato tecnico porta in realtà a delle conclusioni per nulla scontate: quanto vale la vita di un essere umano?

E se il valore di una vita umana deve essere preso in considerazione per pianificare gli investimenti sulla sicurezza delle persone (sicurezza stradale, ma anche sul lavoro e dai fenomeni naturali, come le alluvioni ed i terremoti), allora i tagli al bilancio pubblico, derivanti dalle politiche di austerità dell’Unione Europea, che colpiscono anche gli investimenti sulla sicurezza (si veda quanto accaduto recentemente in Grecia con gli incendi), sono una vera e propria follia economica, in quanto sono legati a considerazioni di “stabilità finanziaria” e non alla sicurezza di vita delle persone.


Perché una vita umana vale di più in Svizzera che ni altri luoghi del mondo.
Il valore di una vita è stato stimato a 6,5 milioni di franchi [5,6 milioni di euro] in Svizzera, ma il prezzo non è lo stesso in tutto il mondo. Dietro le cifre si nascondono delle questioni fra l’economia e la filosofia.

L’ultima stima della Confederazione, di 5 anni fa, ammontava a 3,4 milioni di franchi. Ma l’Ufficio Federale dello sviluppo territoriale (ARE) ha appena rifatto i calcoli per arrivare ad un importo quasi doppio. Ha soprattutto cambiato il suo metodo, sulla scia di quanto previsto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

Per molto tempo queste valutazioni si sono basate sulla comparazione fra i salari dei lavoratori a rischio e quelli dei lavoratori con meno rischi. Ma i fattori sono così numerosi ed i rischi così differenti che la strategia è stata rivista.

Quanto siamo disposti a pagare in più?
E’ anche quanto fanno gli esperti svizzeri. “Per stabilire questi valori hanno fatto dei sondaggi presso delle persone, domandando quanto siano disposte a pagare per ridurre il rischio di mortalità”, spiega il vicedirettore dell`Ufficio Federale dello sviluppo territoriale Ulrich Seewer. “Abbiamo chiesto ad esempio quanto siano disposti a pagare di più in tasse per investire in misure di sicurezza stradale.”

Questi 6,5 milioni di franchi si basano quindi su dei sondaggi realizzati in tutta Europa e su degli studi condotti dall’OCSE. E la stima ha degli effetti concreti: lo Stato dovrà tenerne conto per i suoi investimenti nelle infrastrutture di sicurezza.

Investimenti legati all’importo calcolato
Questa revisione in aumento è dunque tutto sommato una buona notizia. Ma tutto è solo una questione di misura. “Se questo importo è troppo alto, gli investimenti dovranno essere sempre maggiori e questo potrebbe rimettere in causa delle decisioni”, spiega François-Xavier Albouy, direttore della ricerca al Dipartimento per le transizioni democragiche dell’istituto Louis Bachelier di Parigi e autore dell’opera “Il prezzo di un uomo” (Grasset)

“Arrivati ad un certo punto, se la vita umana ha un valore pressoché infinito, non sarebbe più possibile costruire un’automobile”, prosegue. “Oppure sarebbe necessario dotarla di dispositivi di sicurezza tali da non consentirle più di partire. Ci deve quindi essere un valore che sia adeguato alla capacità della società di investire e di continuare a sviluppare l’economia.”

« Numerose vita non hanno, virtualmente, alcun valore »
Ma il valore della vita umana non è uguale in tutto il mondo. Si può schematicamente legarla al prodotto interno lordo (PIL) di un paese: più quest’ultimo è ricco, tanto più il valore della vita umana è elevato.

Ed è qui che si pone una questione foilosofica, quella dell’uguaglianza. Poiché, come sottolinea Fraçois Xavier Albouy, se le vite di uno Svizzero, di un Europeo o di un Americano valgono alcuni milioni, esiste tutta una parte dell’umanità la cui vita non ha, virtualmente, alcun valore. E assenza di valore significa assenza d’investimenti in termini di sicurezza e di protezione sociale.

“Nessuno ha interesse ad investire nel settore sanitario o anche dell’educazione in popolazione che, in pratica, non valgono niente. Questo è veramente uno dei grandi scandali dell’economia mondiale di oggi. Abbiamo normato tutto, abbiamo mondializzato tutto, tranne la sicurezza umana e la protezione sociale.”

Per questa ragione, secondo François Xavier Albouy, dovremmo riflettere ad un modo di stabilire non un prezzo unico della vita umana, ma almeno un valore minimo di ogni vita umana.

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