Prossima crisi finanziaria?

Doug Casey sulla prossima crisi finanziaria: « E’ una gigantesca catastrofe in attesa che accadrà da un momento all’altro”
di Tyler Durden

L’economista Doug Casey viene intervistato dal collega economista Justin Spittler.
Da parte nostra concordiamo con le accorte analisi di Casey sulla pericolosa instabilità dell’attuale sistema bancario, tuttavia non concordiamo con la sua proposta di risolvere il problema abolendo la banca centrale.
Davide Gionco

Presentazione dell’economista Doug Casey :
https://en.wikipedia.org/wiki/Doug_Casey

Osservazione di Justin: Nei mesi scorsi il governatore della Federal Reserve Janet Yellen ha spiegato di non ritenere che avremo un’altra crisi finanziaria “nel corso della nostra vita”.  Si tratta di un’idea folle. Dopotutto sembra che il ripetersi di una grave crisi negli USA sia persino in ritardo. Doug Casey illustra a seguire il suo punto di vista su questo argomento. Si tratta di una delle più importanti discussioni che abbiamo avuto nel corso di quest’anno. Justin: Doug, suppongo che tu non sia d’accordo con la Yellen. Ma mi meraviglio di quanto osi persino dire una cosa del genere. Ha perso il senno della ragione?
Doug: Ascoltando quella sciocca donna dire una cosa del genere mi fa pensare che viviamo in un mondo bizzarro. E’ lo sono utilizzato dai “drogati della finanza” nel 1999, prima che scoppiasse la bolla dei titoli tecnologici. Sta tornando indietro nella storia, al tempo in cui Irving Fisher diceva “abbiamo raggiunto un livello di prosperità permanente”, nel 1929, poco prima dell’inizio della Grande Depressione.
Non mi interessa che alcune università le abbiano dato un dottorato di ricerca e che alcuni politici l’abbiano nominata governatore della Federal Reserve, rendendola probabilmente la seconda persona più potente del mondo. Essa è ignorante in economia, ignorante in storia ed con ogni evidenza, per la cronaca, non ha idea di cosa stia parlando.
Perché dovrebbe dire una cosa del genere? Io penso che lo faccia in quanto sia effettivamente convinta che immettere miliardi di dollari nel sistema bancario crei prosperità. Cominciò con il piano di salvataggio da 750 miliardi all’inizio dell’ultima crisi. Da allora sono stati immessi nel sistema finanziario 4’000 miliardi di dollari.
Tutto quel denaro è finito nel sistema bancario. In questo modo il sistema bancario al momento dispone di moltissima liquidità e la Yellen pensa che questo significhi che l’economia sta andando bene.
Justin: Ma tutto quella liquidità non ha reso il sistema bancario più solido?
Doug: No. L’intero sistema bancario è stato rovinato e reso più instabile, che causerà una gigantesca catastrofe che può accadere da un momento all’altro.
La gente dimentica che oggi abbiamo un sistema bancario basato sulla riserva frazionaria. Ritengo che nemmeno una persona su 1000 comprenda il problema…
Il sistema bancario moderno emerse dal commercio degli orafi del Medioevo. Dato che gli orafi richiedevano un preciso inventario del prezioso metallo e dato che la gestione di tali inventari richiedeva esperienza nel comprare e rivendere l’oro e capacità di conservarlo con sicurezza, queste capacità diedero origine agli affari legati alla conservazione di deposito ed alla erogazione di prestiti, che ha portato al business del risparmio e del credito monetario.
Oggi la maggior parte di noi è solo vagamente consapevole del fatto che fino agli anni ’30 le monete d’oro erano ancora utilizzate dalla gente nelle transazioni commerciali di tutti i giorni. Inoltre le valute nazionali erano garantite da riserve d’oro con un tasso fisso di convertibilità. Le banche erano solo una delle tante attività commerciali, senza nessun ruolo particolare nell’economia. Si distinguevano dalle altre imprese solo per il fatto che lavoravano immagazzinando, prestando o prendendo in prestito monete d’oro, non come attività collaterale, ma come attività primaria del loro business. I banchieri erano degli orafi, ma senza gli strumenti per lavorare l’oro.
I depositi bancari erano, fino a poco tempo fa, strettamente organizzati su due classi, a seconda delle preferenze dei depositanti e dalle condizioni offerte dalla banca. Anche se oramai questa distinzione è andata perduta negli ultimi anni, l’applicazione di condizioni differenziate è ancora un elemento critico della pratica bancaria di oggi.
Justin: Puoi spiegarci la differenza fra un conto di deposito (deposito a tempo) e un conto corrente (deposito a vista)?
Doug: Certo. Con un conto di deposito – sostanzialmente un conto di risparmio- un cliente firma un contratto per lasciare il proprio denaro alla banca per un periodo di tempo definito. In cambio riceve un compenso definito (interesse) per il rischio del deposito, per la temporanea perdita di disponibilità del capitale e per il fatto di consentire alla banca l’utilizzo del proprio denaro. Il banchiere, certo di disporre di una specifica quantità d’oro per un certo tempo, è autorizzato a prestarlo a terzi; il prestito avviene ad un tasso di interesse sufficiente a coprire gli interessi da pagare al depositante, a coprire le varie spese, i rischi ed a realizzare un profitto.
Un conto di deposito comporta un impegno da entrambe le parti. Il depositante è vincolato fino alla data stabilita. Come mai potrebbe un assicurare che quel denaro possa essere ritirato, senza penalità, dal depositante quando lo stesso denaro è stato prestato a terzi?
Nel business dell’accettazione dei depositi a tempo il banchiere è un rivenditore di crediti che opera come intermediario fra i prestatori e coloro che richiedono prestiti. Per evitare possibili perdite i banchieri hanno sempre preferito prestare denaro a detentori di attività produttive i cui guadagni garantivano garanzie sufficienti a coprire le spese e realizzare degli utili. Ed essi prestavano solo una parte del valore dei beni dati in pegno, per garantire un margine di sicurezza sufficiente. E solo per un tempo limitato, ad esempio il tempo della mietitura o di vendita di un inventario di merci. E infine solo a persone stimate, come prima difesa contro possibili frodi. Presti a lungo termine erano limitati agli investimenti in obbligazioni finanziarie.
Questo è quanto riguarda i conti di deposito.
Justin: E per quanto riguarda i conti correnti?
Doug: I conti correnti, depositi a vista, erano una materia totalmente differente.
I depositi a vista erano chiamati così in quanto a differenza dei depositi a tempo essi dovevano essere pagati su richiesta del cliente. Questi sono i fondamenti dei conti correnti. I banchieri non corrispondono degli interessi, in quanto in teoria non dovrebbero mai toccare quei soldi, ed anzi applicano delle commissioni di deposito per i costi del servizio:
1. Assumere la responsabilità di mantenere il denaro al sicuro ed immediatamente disponibile per dei prelievi e…
2. Gestire i trasferimenti di denaro nei casi in cui il depositante decide di cederli a terzi per un pagamento, scrivendo un assegno o una ricevuta di deposito che rappresenta l’oro depositato.
Un banchiere onesto non dovrebbe prestare denaro dei depositi a vista più di quanto un signor Rossi sia autorizzato a prestare a terzi dei mobili acquistati in un negozio. Le ricevute di depositi in oro furono chiamate “banconote”. Quando venivano emesse da un governo venivano chiamate “valuta”. Lingotti d’oro, monete d’oro, banconote e valuta costituivano i mezzi di transazione messi a disposizione della società. Tuttavia la loro quantità era strettamente limitata dalla quantità di oro disponibile.
I principi del sistema bancario risultano essere identici ai principi di stoccaggio in magazzino di qualsiasi altro tipo di merce: auto, patate o libri. O denaro. Non c’è nulla di misterioso sui principi del sistema bancario. Tuttavia le banche in giro per il mondo non li hanno sostanzialmente rispettati da quando le banche centrali, sponsorizzate dal proprio governo, sono arrivate a dominare il sistema finanziario.
Le banche centrali sono l’accendino dell’attuale sistema finanziario mondiale. Mediante l’acquisto di debito pubblico le banche consentono allo stato, per un certo periodo di tempo, di finanziare le proprie attività senza bisogno di tassare i cittadini. Superficialmente, all’apparenza, questo sistema sembra un “pasto gratuito”. Invece è un meccanismo deleterio ed è il motore della svalutazione della moneta.
Le banche centrali potrebbero sembrare come la parte permanente di un panorama cosmico, ma in effetti sono una invenzione piuttosto recente. Ad esempio la Federal Reserve non esisteva prima del 1913.
Justin: Cosa cambiò dopo il 1913?
Doug: In passato quando una banca creava troppo denaro « dal nulla » correva il rischio che la gente la denunciasse e che si realizzare una “corsa agli sportelli”. Ma quando una banca centrale autorizza tutte le banche a fare la stessa cosa è meno probabile che questo avvenga, a meno che non si sappia che una singola banca ha fatto alcuni prestiti davvero in modo incauto.
Le banche centrali furono inizialmente giustificate, in modo particolare per la creazione della Federal Reserve negli USA, come uno strumento per la stabilità dell’economia. L’occasionale punizione di banchieri imprudenti e dei loro sprovveduti clienti fu una scusa per portare il governo nel business bancario. Come già era avvenuto in molti altri casi un problema locale fu “risolto” rendendolo sistemico ed ospitandolo in una istituzione nazionale. È approssimativamente analogo al modo in cui il governo gestisce il problema degli incendi boschivi: estinguerli rapidamente fornisce un vantaggio immediato e visibile, ma il legno morto si accumula, per cui se scoppiasse un nuovo incendio, questo avrebbe la durata di un secolo.
Justin: Questo problema non riguarda solo gli USA….
Doug: Certo. Oggi le banche di tutto il mondo operano mediante il sistema della « riserva frazionaria ». Nel nostro esempio precedente il nostro onesto banchiere deteneva il 100% di riserve costituite dai depositi a tempo : se deteneva un’oncia d’oro emetteva banconote per un valore equivalente ad un’oncia d’oro. Poteva prestare solamente denaro proveniente dai conti di deposito e non dai conti correnti. Un sistema a “riserva frazionaria” non può funzionare in un libero mercato; deve essere normato. E non può funzionare se le banconote sono convertibili in beni reali come l’oro. Le banconote devono essere “a corso legale” o potere essere emesse dal nulla come moneta “fiat”.
Il sistema a riserva frazionaria è la ragione per cui il business bancario è molto più redditizio del business ordinario. In ogni tipo di attività industriale ricchi margini operativi comportano l’arrivo di competitori che, con la loro concorrenza, faranno ridurre gli utili. Un banchiere può prestare un dollaro che un uomo d’affari userà per acquistare un aggeggio. Quando il venditore di aggeggi ri-deposita il dollaro, un banchiere lo può di nuovo prestare ad interesse. La buona notizia per il banchiere è che i suoi guadagni sono stati computati diverse volte. La cattiva notizia è che a causa del meccanismo piramidale può originarsi una serie di fallimenti a catena. In ogni paese la banca centrale periodicamente modifica la percentuale di riserva richiesta (teoricamente dal 100% allo 0% dei depositi) che le banche devono detenere, in rapporto a come i burocrati percepiscono lo stato dell’economia.
Justin: Come può originarsi una serie di fallimenti a catena nel sistema bancario a riserva frazionaria ?
Doug: Una banca con, supponiamo, 1’000 $ di capitale potrebbe ricevere 20’000 $ di depositi. Con un 10% di riserva sarebbe autorizzata a fare prestiti per 19’000 $, ma quel denaro emesso viene di nuovo depositato nello stesso sistema bancario. Quindi il 90% di quei 19’000 $ può di nuovo essere prestato, e così via. In linea teorica la banca commerciale avrebbe la possibilità di fare centinaia di migliaia di prestiti. Se solo una piccola parte di questi non viene restituita, il capitale iniziale di 20’000 $ in depositi viene cancellato, oltre al capitale della banca.
Questa è l’essenza del problema. E nel lasso di tempo in attesa dell’inevitabile la banca sta creando denaro e tutti i destinatari dei prestiti sono entusiasti per avere ricevuto dei dollari da spendere.
Justin: Esistono delle misure possibili per prevenire la “corsa agli sportelli” di una banca commerciale?
Doug: Negli USA e nella maggior parte dei paesi la prevenzione non arriva dalla previdenza delle banche, ma dalla legislazione. Nel 1934 al fine di ristabilire la fiducia nelle banche commerciali il governo americano istituì la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), una assicurazione sui depositi di 2’500 $ per depositante per banca, con la possibilità di adeguare questo importo, che oggi è di 250’000 $ negli USA e di 100’000 € in Europa, importi garantiti dallo stato.
L’assicurazione FDIC copre circa 9’300 miliardi di depositi, ma le istituzioni hanno riserve solo per 25 miliardi. E’ meno dell’1%. In caso di crisi sarei sorpreso che la FDIC non fallisse, dovendo essere urgentemente ricapitalizzata dal governo. Quel denaro, molti miliardi, sarà certamente creato “dal nulla”, vendendo nuovi titoli di stato del Tesoro alla FED.
Il sistema bancario a riserva frazionaria, con tutti i suoi sfortunati attributi, è un punto critico del sistema finanziario mondiale per come è attualmente strutturato. Potete progettare la vostra vita intorno al fatto che i governi del mondo e le banche centrali faranno di tutto per mantenere la fiducia nel sistema finanziario. Per fare questo devono prevenire ad ogni costo la deflazione e lo faranno continuando a stampare più dollari, sterline, euro, yen, ecc.
Justin: Sembra che il sistema bancario sia più fragile e non più forte di quanto lo fosse 10 anni fa. Doug: Sì, è corretto, la Yellen non solo è deludente. Come ho detto prima non ha neppure un comprensione di base dell’economia.
I suoi commenti mi rimandano a ciò che disse Ben Bernanke a maggio del 2007.
Crediamo che l’effetto delle turbolenze dei mutui subprime del settore immobiliare saranno alquanto limitati e non prevediamo significative ricadute nel resto dell’economia o del settore finanziario.
Pochi mesi dopo l’intero sistema finanziario iniziò a crollare. Se allora avessi dato ascolto Bernanke, avresti perso una fortuna.
Justin: Questo significa che gli investitori non dovrebbero neppure ascoltare la Yellen ?
Doug: No. Queste persone sono tutti accademici. Non hanno alcuna esperienza nel mondo reale. Non sono mai neppure stati nel mondo degli affari. E’ stato loro insegnato di credere alle nozioni keynesiane. Queste persone non hanno neppure idea di cosa stiano parlando.
La stessa Federal Reserve non è di alcuna utilità, dovrebbe essere abolita.
Ma la gente vede quelle figure autorevoli e quegli « esperti ». Una persona normale ha ben altre cose nella testa.
Justin: Quindi se la Yellen si sbaglia, a cosa si dovrebbero preparare gli investitori? Come sarà la prossima crisi finanziaria rispetto a quella vista nel 2007–2008?
Doug: Come sai la FED ha abbassato il tassi di interesse vicino allo zero. Ho sempre pensato che fosse metafisicamente impossibile che i tassi scendessero al di sotto delle zero, ma le banche centrali europea e giapponese lo hanno fatto.
L’altra cosa che hanno fatto è di creare delle enormi quantità di denaro “dal nulla”. Questo non è avvenuto solo negli USA. Le banche centrali di tutto il mondo hanno stampato migliaia di miliardi nelle rispettive valute.
Ancora quanto denaro possono stampare a questo punto? Credo che lo scopriremo. Inoltre non è che questi dollari siano finiti nell’economia reale come era successo durante la “grande inflazione” degli anni ’70. Questa volta i soldi sono finiti direttamente nel sistema finanziario. Hanno creato bolle speculative dappertutto.
Ecco perché la prossima crisi che arriverà sarà molto più seria di quella vista 10 anni fa.
Justin: C’è qualcosa che la FED potrebbe fare per fermare tutto questo? Cosa faresti se fossi tu alla guida della FED?
Doug: Per anni ho sostenuto che io abolirei la FED ed il sistema a riserva frazionaria ed il meccanismo che scarica i fallimenti sul debito pubblico. Ma potrei davvero fare una di queste cose? No. Non lo farei. Mi dispiace per gli idioti che stanno consentendo a questa struttura di collassare. Sono convinto che sia impossibile realizzarne una “demolizione controllata”.
Quegli idioti andrebbero letteralmente a crocifiggere la persona che tenti di riformare il sistema, perfino se fosse evidentemente una cosa buone per l’economia a lungo termine. Questo succederebbe.
Così queste persone continuano a fare quello che hanno sempre fatto. Sperano che calciando il barattolo verso la strada accada qualche cosa di magico. Forse degli alieni atterreranno amichevolmente sul tetto della Casa Bianca per curare ogni cosa.
Justin: Quindi non sono in grado di arrestare ciò che sta per accadere?
Doug: L’intero sistema finanziario è oramai sull’orlo dell’abisso.
Tutte queste valute cartacee in giro per il mondo potrebbero perdere il loro valore, tutte insieme. Esse sono basate sul dollaro, Nessuna di loro è fondata su ricchezze reali.
Quelle valute non hanno valore in se stesse, a parte il fatto di essere un mezzo di scambio. Sono solamente delle astrazioni fluttuanti, basate sul nulla.
Quando usciremo dall’epoca di questo uragano finanziario ed arriveremo ai margini della tempesta sarà qualche cosa di cui i libri di storia scriveranno in futuro.
Justin: Grazie per il tempo che mi hai dedicato su questo argomento, Doug.
Doug: Piacere mio.

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Articolo originale:
https://www.zerohedge.com/news/2017-12-29/doug-casey-coming-financial-crisis-its-gigantic-accident-waiting-happen

https://www.zerohedge.com/news/2017-12-29/doug-casey-coming-financial-crisis-its-gigantic-accident-waiting-happen

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