Niente Sovranità senza aggressione alle Lobby

di Massimo Bordin

Matteo Renzi, dopo aver dato una spinta al governo Conte, vola in Arabia Saudita a portare loro un messaggio degli americani (o a riceverne uno dagli arabi da consegnare agli americani…). Comunque sia, storiella già vista: ci sono le lobby che governano nel mondo occidentale e lo fanno  indirettamente, ed anche se, come nel caso di Renzi, quando si presentano alla sfida elettorale, prendono meno voti del sindaco di Vergate sul Membro.

Prendiamo il denaro…

Il Denaro è tante cose assieme, mezzo di scambio, riserva di valore, relazione sociale, ecc. ecc, ma soprattutto è una PROMESSA DI VALORE GARANTITA DALLO STATO. Come diceva il compianto Luciano Gallino, infatti, chiunque «può formulare una promessa di valore, come il giocatore di poker che avendo perso tutto scrive sul retro di una busta usata “ti devo 1000 euro” e la consegna al vincitore». In un caso come questo, Tizio fa una promessa a Caio, ma al di là del fatto che mantenga o meno la parola, ad ogni buon conto quella vecchia busta sovrascritta non può essere usata per pagare un bene in un negozio, per pagare le tasse, per pagare una multa e cose così. Insomma, non ci sono santi: il denaro inventato dai privati esiste solo e solamente se la collettività lo riconosce legalmente, altrimenti si tratta di carta straccia. Il denaro inteso, invece, come promessa GARANTITA LEGALMENTE DALLO STATO, ha un valore immensamente superiore ed era anticamente una funzione dello stato, funzione però, e qui viene il bello, che alcuni stati, come l’Italia, hanno ceduto interamente ai privati. Proprio come accadrebbe se lo stato riconoscesse le buste sovrascritte dai pokeristi perdenti e le accettasse in pagamento di tasse e tutto il resto.

Questo è quello che è accaduto nell’economia moderna ed è il principale problema della perdita di sovranità dei popoli. I popoli avendo ceduto tramite i propri rappresentati (re, imperatori, presidenti del consiglio) la possibilità di stampare moneta, hanno perso completamente la propria ragione d’essere.

Ecco spiegato perché qualsiasi cosa ci vengano a raccontare i politici in Italia che non contempli un piano di recupero di questa sovranità avrà un valore prossimo allo zero.

Com’è avvenuto, storicamente, che lo Stato conferisse valore legale a denaro creato dai privati? Chi sono nello specifico, questi soggetti privati?

All’ultima domanda è facilissimo rispondere: i privati che hanno ottenuto dallo Stato il riconoscimento legale della moneta che si producono da soli sono le Banche.

Secondo analisti molto preparati come il succitato Gallino, “questo contrassegno della sovranità esclusiva dello Stato cominciò a venire eroso a mano a mano che re e imperatori ricorsero, oltre che alla loro banca centrale, a banche private per finanziare le loro iniziative – in primo luogo per fare la guerra. Allo scopo di essere messo in circolazione, il denaro fornito o creato dalle banche doveva evidentemente circolare allo stesso titolo del denaro coniato o stampato dalla Zecca reale. Le banche vennero quindi gradualmente autorizzate a creare del denaro, in forma di credito, al quale lo Stato riconosceva lo stesso grado di legalità di quello creato dalla zecca per conto della banca centrale”

Le storture proliferate da questo sistema sono talmente tante e talmente gravi che ci portano alla crisi attuale e ci vorrebbe un’enciclopedia economica per descriverle tutte. Il punto che va sviscerato qui è:

davvero gli stati hanno ceduto la loro sovranità monetaria perché gli servivano denari dai privati?

Rispondere a questa domanda è fondamentale, perché se la risposta fosse semplicemente si, allora verrebbe meno la possibilità di un ritorno da noi auspicato alla piena sovranità.

  1. Il denaro nel mondo antico era SONANTE, cioè metallico, in particolare era d’argento o con percentuali di questo materiale, quindi la necessità di ottenere denaro pregiato aggiuntivo poteva avere un senso…, nel mondo antico però (e vedasi su tutti Carlo V che nel Cinquecento si indebita con il banchiere Jacob Fugger per comprarsi il titolo imperiale, ad esempio)
  2. Gli Stati di oggi non hanno bisogno di denaro dalle banche private. Non esiste infatti più la moneta sonante, se non per prendere il caffè con gli spiccioli. Il motivo per cui gli Stati tendono a cedere sovranità in questo campo è perché la politica è gestita da chiacchieroni e arruffoni ignoranti alle duecentesima potenza che non sanno operativamente quale legislazione approntare per regolare il sistema bancario, ma soprattutto, perché i cittadini, cioè noi, in tutto il mondo occidentale, in Italia come negli Stati Uniti, tolleriamo la presenza delle lobby, cioè di gruppi di potere economico che premono incessantemente in questa direzione da diversi lustri.

Ecco la prima cosa da capire, chi vuole riprendersi la sovranità deve colpire le lobby, non solo e non tanto i politici. Emblematico, ma molto istruttivo, è il caso dell’ex presidente Obama, attento lettore di pensatori socialisti e uomo empatico a livello personale, che però non è riuscito a fermare gli eccessi di Goldman Sachs e delle banche private nemmeno dopo i crimini perpetrati con la crisi internazionale del 2008. Le lobby, come amano dire sempre i lobbisti, agiscono legalmente … e grazie! le fanno fare loro le leggi, stai a vedere che si facevano fare norme che li dichiaravano illegali. I lobbisti lavorano per società tecniche e sono specializzati in materie legali, del diritto internazionale  e diplomatico. Il loro intento professionale è quello di promuovere gli interessi di un’azienda loro cliente  nei confronti della politica, che loro per farci un po’ di confusione chiamano decision maker. Si sostituiscono ai cittadini in tutto e per tutto con questa attività e lo fanno per conto dei loro padroni, di solito banche. Si legge tantissimo, e finalmente, sul tema dell’euro, delle banche e della sovranità in questi ultimi anni, ma davvero pochissimo ci vien detto sulle potentissime lobby di Bruxelles e di Roma, che invece dovrebbero diventare il primo obiettivo da colpire. Anche dai blog.

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