L’Ucraina, i moscerini e i cammelli

di Giovanni Lazzaretti

Parliamo di Burisma

Confondo spesso quei due, Biden e Kerry, forse perché i loro figli sono stati soci in affari. Hunter Biden (figlio di Biden) e Christopher Heinz (figlio della moglie di Kerry) avevano fondato Rosemont Seneca Partners, una società di fondi d’investimento, assieme all’uomo d’affari Devon Archer (condannato poi nel 2018 per frode su titoli). Heinz si tirò indietro nel 2014 a seguito di un fatto che ha a che fare con la nostra storia: Hunter Biden e Devon Archer entrarono nel consiglio di amministrazione di Burisma. Cos’è Burisma? Trascrivo da Wikipedia.

Burisma Group è stata fondata nel 2002 dagli imprenditori ucraini Mykola Zlochevskyi e Nikolay Lysin ed è costituita da tre gruppi principali: Burisma Ucraina, Burisma Eurasia e Burisma Geothermal. Burisma Ucraina possiede 20 licenze per la produzione di idrocarburi in tutti i principali bacini ucraini del petrolio e del gas. I bacini si trovano nelle immediate vicinanze d’importanti gasdotti e sono completamente collegati. L’87% del margine operativo lordo e il 91% dei volumi di produzione sono generati nel bacino del Dnieper-Donets che contiene l’82% del totale delle riserve di gas naturale in Ucraina. La sua quota di mercato, tra produttori nazionali indipendenti di petrolio e gas, costituisce il 30%.

Wikipedia in inglese dà il dettaglio dei luoghi dell’Ucraina dove opera Burisma: in larga parte sono a est, nella zona russa/russofona/russofila.

Nel 2014, in coincidenza con il colpo di Stato di Euromaidan, entrano nel consiglio di amministrazione di Burisma l’ex Presidente della Polonia Aleksander Kwaśniewski (da anni seguiva l’Ucraina per l’Unione Europea), il figlio di Biden e il socio Archer. Più avanti entrerà anche Joseph Cofer Black, ex capo del centro antiterrorismo della CIA.

La democrazia USA è fatta così. Mentre lo Stato USA lavora per abbattere il presidente ucraino Yanukovich che aveva rifiutato gli “aiuti” occidentali, non vedono niente di strano che il figlio del vicepresidente Biden vada a insediarsi nel consiglio di amministrazione di una società che opera sul gas ucraino, principalmente a est.

Se poi c’è un procuratore (Viktor Shokin) che, secondo gli USA, sta “indagando male” su Burisma, può anche capitare che facciano pressioni sul presidente Poroshenko per cacciarlo via, come in effetti avvenne nel 2016.

Il 27 febbraio 2020, una sentenza del tribunale ucraino ha costretto gli investigatori ad aprire un’indagine sulla pressione di Joe Biden su Poroshenko per licenziare Shokin. L’indagine è stata chiusa nel novembre 2020 dopo l’elezione di Joe Biden a Presidente degli Stati Uniti.

Ma non preoccupatevi, tutte queste cose sono minuzie. L’importante è aver ben chiaro nella mente che gli USA operano sempre e comunque per l’esportazione e per la difesa della democrazia, mai per i propri interessi.

 

Hanno cambiato anche la pagina Wiki di Stepan Bandera (il neonazismo diventerà una virtù?)

Più la guerra avanza, più la propaganda diventa disgustosa. Sul sito del Corriere è apparso il video di un uomo nella parte di un militante della Brigata Azov (1). Violino in mano e breve commento in calce.

A Zaporizhzhia nella sede della banda musicale del battaglione Azov dove i musicisti hanno suonato e spiegato alcune delle canzoni della resistenza ucraina. Gli uomini della brigata Azov respingono le accuse di essere antisemiti e assicurano: «Siamo partigiani, qui non ci sono nazisti».

Cosa dire? Per fortuna Internet non si può ancora epurare in toto, e quindi si continueranno a trovare video “veri” (ossia più veri di quelli attuali, perché caricati quando a nessuno fregava niente dell’Ucraina) dove la Brigata Azov e altre formazioni mostrano il loro vero volto.

Una premessa importante: io non demonizzo nessuno. Il processo di demonizzazione è tipico dei media, da parte mia preferisco studiare. Se mi capita, studio anche Hitler, e non mi faccio problemi. Ad esempio:

  • Sono in buona sintonia col metodo monetario di Hitler, realizzato dal suo banchiere centrale Hjalmar Schacht (ebreo, poi ariano d’onore, assolto a Norimberga): cambiali di Stato (MEFO) a pagamento dei lavori pubblici, cambiali circolanti tra le ditte come moneta, senza accesso da parte dei privati.
  • Hitler aveva idee monetarie “primitive”: «Se il popolo ha fiducia in chi emette, il denaro non ha nessuna importanza: ci saranno tanti soldi quanti ne vogliamo. Quello che importa è togliere i disoccupati dalle strade». Idee così primitive che sono persino vere: creano un nuovo rapporto tra soldi – lavoro – capitale.
  • Approvo anche il metodo di commercio internazionale di Hitler: comprare, e pagare con acquisti in Germania. Una sorta di baratto differito, che taglia fuori le quote per i finanzieri. Non siamo ancora alla Unione Europea dei Pagamenti (nulla a che vedere con la UE attuale), compensazione multilaterale tra Stati, ma è un buon inizio.

Se concludessi: «Hitler è un po’ meno nazista di come l’immaginavo, visto che ha idee in consonanza con me, povero democristiano di paese», direi una grossa sciocchezza. Hitler è quello che è, nazista e capo del nazismo, e non cambia la sua essenza, anche se trovo punti di contatto con alcune sue idee.

Così il violinista può suonare fin che vuole i canti patriotici di Azov, il Corriere può fargli da cassa di risonanza, ma il battaglione Azov resta ciò che è: nazionalisti, ultradestra, neonazisti, che massacrano il Donbass da 8 anni. Il loro “padre spirituale” è Stepan Bandera. Non demonizzo nemmeno Stepan Bandera, ma non posso far finta che non sia ciò che è: un collaborazionista nazista dalla storia personale complessa.

Wikipedia prima della guerra iniziava così.

Stepan Andrijovič Bandera (1 gennaio 1909 – Monaco di Baviera, 15 ottobre 1959) è stato un politico ucraino, leader dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) e fondatore dell’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA). Aderente all’ideologia fascista, fu un criminale di guerra e terrorista, che collaborò con la Germania nazista durante la seconda guerra mondiale per combattere contro i sovietici in Ucraina.

Adesso inizia così.

Stepan Andrijovič Bandera (1 gennaio 1909 – Monaco di Baviera, 15 ottobre 1959) è stato un politico ucraino, leader dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) e fondatore dell’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA). La sua figura è controversa: è giudicato eroe nell’Ucraina occidentale e considerato criminale fascista dalla componente russofona.

E poiché la TV ci comunica 24 ore al giorno che gli ucraini dell’ovest sono buoni e i russofoni dell’est sono cattivi, ecco che Bandera è l’eroe dei buoni. 

L’unica cosa buona in questa variazione di Wikipedia è la constatazione che l’Ucraina unita semplicemente non esiste: probabilmente va divisa in due parti, militarmente neutrali, seguendo più o meno la mappa elettorale del 2010:

Anno 2010: Yanukovich (filo-russo) contro Tymoshenko (filo UE e NATO)

Ucraini filo-occidentali da una parte, russi/russofili/russofoni dall’altra.
In che forma? Non lo so…
Due Stati? Una federazione? Una larga autonomia blindata? Comunque l’occidente è specialista in questi stagliuzzamenti (si impegnò per dividere la Jugoslavia in 7 parti) e non dovrebbe avere difficoltà a farsi venire un’idea.

E’ difficile ignorare la divisione tra ucraini dell’ovest e ucraini dell’est, questa mappa mostra bene la situazione. Per tenere unite due realtà così diverse occorrerebbe la sapienza di uno “Stato mite”, invece la gestione è affidata a uno Stato ultranazionalista di parte.

 

Il moscerino ed il cammello

«Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!» Quando si incontra questa frase di Gesù, la si considera una figura retorica, una “iperbole”.
Non è così. E’ la realtà pura e semplice di chi è ideologizzato.

Gli ideologizzati antidestra, antinazionalisti, antifascisti, antinazisti, filtravano il moscerino Salvini e impedivano che il suo libro arrivasse al Salone di Torino. E le Sardine, altri “filtratori di moscerini”, scendevano in piazza contro il Salvini che disse una generica frase sui “pieni poteri”. Filtrato il moscerino, iniziarono a ingoiare cammelli.

Adesso c’è davvero l’uomo dai pieni poteri (Draghi) e lo ingoiano beatamente. Mandiamo armi ai neonazisti? Le ingoiano beatamente. Nazionalisti e ultradestra ucraina fanno propaganda in TV? La ingoiano beatamente. Si sventolano bandiere di ultradestra alle manifestazioni di piazza? Le ingoiano beatamente. «Quelli della brigata Azov sono bravi ragazzi. Patrioti. Resistenti. Eroi. Suonano il violino. Difendono la nostra libertà e i nostri valori. Hanno mogli gentili che vengono in TV a perorare la loro causa.»
Il suonatore di violino può essere un vero componente di Azov, può essere un attore. Nessun video può darci certezze in tempo di propaganda.

FANPAGE – 18 ottobre 2021 – Inchiesta neonazismo, campi di addestramento paramilitare in Campania. Collegamenti a gruppi ucraini. «I neonazisti si addestravano alla guerra in campi di addestramento paramilitari tra il Napoletano e il Casertano. È una delle piste sulle quali sta indagando la Procura di Napoli, guidata dal procuratore Giovanni Melillo, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato questa mattina all’esecuzione di perquisizioni nei confronti di 26 persone».

Vedete cosa vuol dire sbagliare i tempi? Il 18 ottobre 2021 ai neonazisti italici è andata male. Se fossero riusciti a non farsi beccare per altri 6 mesi, adesso, invece di perquisirli, li avrebbero invitati in TV. 

Spegniamo la TV, e non ingoieremo il cammello. La brigata Azov e la sua ideologia lasciamole ingoiare al Partito Unico Governativo.

Giovanni Lazzaretti

giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com

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