Logistica per una guerra in vista?

La Commissione Europea, il 28 marzo 2018, ha presentato un “Piano d’azione sulla Mobilità Militare” che obbligherà (se approvato) tutti i paesi membri a lasciare libero e agevole il passo agli eserciti  NATO sul proprio territorio: in sostanza viene ordinato di rendere utilizzabili per possibili movimenti militari le vie di comunicazione (strade, ferrovie, etc.) e quindi di intervenire su tutti i lavori necessari per rendere praticabili ponti, strade e gallerie  per i cingolati e i grandi mezzi di trasporto militare.

Ecco il documento:

https://ec.europa.eu/transport/sites/transport/files/2018-military_mobility_action_plan.pdf

https://www.eda.europa.eu/info-hub/press-centre/latest-news/2018/03/28/eu-announces-an-action-plan-on-military-mobility

Il punto e’ che NATO e Unione Europea non sono la stessa cosa.

La NATO e’ nata per scopi militari difensivi contro il pericolo dell’Unione Sovietica, che non esiste piu’…

E’ pero’ rimasta una alleanza militare di reciproca difesa in caso di aggressione contro qualcuno dei suoi membri.

Come recita l’accordo: « Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America Settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall’articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l’uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell’area Nord Atlantica. »

Non c’entra niente (in teoria) con l’Unione Europea che e’ un mercato economico comune, con Stati membri che NON sono tutti membri della NATO. Mentre infatti alcuni Stati membri della NATO (Turchia, Norvegia, Stati Uniti) non sono membri dell’Unione Europea; altri Stati membri dell’Unione Europea (l’Irlanda) non sono membri della NATO.

In un passaggio del documento viene citata una dichiarazione congiunta UE-NATO del Luglio del 2016, in vista di una stretta cooperazione UE-NATO.

Da una parte abbiamo quindi progetti di integrazione europea con in vista gli Stati Uniti d’Europa e dall’altra un alleanza difensiva tra Stati indipendenti che (forse) si sta trasformando di fatto in un Unico esercito convenzionale (sotto comando congiunto) sempre piu’ agevolato a muoversi dentro un Continente senza confini…

Sembra quasi una “Schengen NATO” o una “Schengen militare”.

E in caso di guerra chi comanda o chi decide? La NATO, la Commissione Europea, i Comitati Congiunti?

La NATO scatta automaticamente in caso di aggressione a uno degli Stati Membri. E’ per sua natura puramente difensiva. Ha un ruolo “passivo”.

L’ Unione Europea ha invece un ruolo politico, economico e strategico (comune) “attivo”. Quando si e’ profilata la crisi tra Regno Unito e Russia, Bruxelles si e’ affrettata a dare il pieno appoggio ai britannici, obbligando di fatto i Paesi Membri a seguire una “sua” linea politica estera: cioe’ guerra diplomatica ed espulsione congiunta di diplomatici russi.

Ad ogni modo quello che sembra certo e’ che il documento della Commissione Europea sembra descrivere un piano logistico (in scenari futuri considerati plausibili) dove eserciti NATO in probabili “guerre” contro nemici esterni (o interni?) si devono muovere “agevolmente” nei territori dei membri dell’Unione Europea.

Perche’?

Riportiamo una affermazione curiosa attribuita a Lord Ismay, primo Segretario Generale della NATO: « Lo scopo della NATO è di tenere dentro gli americani, fuori i russi e sotto i tedeschi » (L. Harper, La guerra fredda. Storia di un mondo in bilico, pp. 98 e 305).

 

 

 

 

Lascia un commento