L’economista Oliver Heydorn: “Siamo ridotti in schiavitù da un’astrazione numerica.”

Oliver Heydorn è un economista australiano, autore del libro Social Credit Economics (economia di credito sociale), fondatore dell’Istituto Clifford Hugh Douglas per lo Studio e la Promozione Sociale.
Si occupa in particolar modo di studiare la moneta come mezzo di distribuzione dei beni e servizi prodotti, finalizzata a garantire a tutti il diritto al lavoro ed il diritto a ricevere il necessario (beni e servizi) per vivere.Condividiamo con voi un estratto dal libro Social Credit Economics (2014)


Da molto tempo la moneta-credito finanziaria è una misura adeguata della moneta-credito reale, ovvero: isomorficamente non può acquisire alcuna importanza oltre a quella che gli si conferisce come mero strumento. Resta subordinata alla moneta-credito reale [che misura il valore dei beni e servizi che produciamo e consumiamo].
Ma quando, in condizioni di scarsità artificiale, non è più una misura adeguata del credito reale, acquisisce un’importanza artificiale molto superiore.
La moneta-credito reale diventa subordinata alla moneta-credito finanziaria poiché i numeri diventano più importanti delle cose reali.
In effetti, il denaro è tanto apprezzato come fine a se stesso dalle nostre civiltà contemporanee, che è persino considerato da alcuni come una sorta di super merce, la cui acquisizione costituisce il tutto e il fine dell’attività economica e persino della vita umana stessa.
Quando si considerano i vari modi in cui l’umanità sceglie o è costretta dalle circostanze a prostituirsi e a vendere la propria anima in cambio di gettoni monetari, l’affermazione biblica che l’amore per il denaro è la radice di tutto il male non sembra essere un esagerazione.
Quasi tutte le attività umane sono attualmente governate o almeno condizionate dall’amore per il denaro. Siamo ridotti in schiavitù da un’astrazione numerica.
Non solo il sistema finanziario mantiene il credito in uno stato di artificiale scarsità; le banche pretendono persino di avere la proprietà del credito finanziario che creano: le banche prestano il denaro che creano, non lo offrono mai gratuitamente.


Tratto da: Oliver Heydorn, Social Credit Economics, 2014, pagine 82-85
Traduzione a cura di Davide Gionco

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