L’economia ha sempre 2 facce

di Davide Gionco

I mass media continuano a presentarci l’economia in modo irrelistico e incomprensibile.
L’economia ha sempre 2 facce, come il dio romano Giano Bifronte (vedi immagine).
L’economia è basata sugli scambi e, quindi, coinvolge sempre 2 soggetti, i quali vedono il fenomeno da un diverso punto di visto.

Per un imprenditore l’ideale è pagare poco i propri dipedenti (per ridurre i costi), vendere i prodotti al più alto prezzo possibile ed avere i clienti con le tasche piene di soldi che comprino i prodotti.
 
Per un consumatore l’ideale è avere un datore di lavoro che garantisce un alto stipendio, trovare in vendita prodotti a basso prezzo per risparmiare denaro da spendere altrove o da risparmiare per il futuro.
 
 
Per un investitore l’ideale è che il titoli di stato offrano il rendimento più alto possibile.
Per lo Stato l’ideale è che i titoli di stato abbiano gli interessi più bassi possibile.
 

L’errore fondamentale dei mezzi di informazione “mainstream” è di presentare queste situazioni solo da un punto di vista, in genere quello poiù conveniente ai grandi investitori finanziari.

Presentando un solo punto di vista, non si prendono mai in considerazione le inevitabili interazioni fra le due parti in causa.

Quando la si smetterà di chiedere istericamente allo Stato di ridurre il debito pubblico?
Non vorremo mica ridurre i guadagni di coloro che hanno investito in titoli di stato?
E, soprattutto, considerendo le interazioni, si rischia di ottenere un effetto opposto a quello voluto.
E, ricordiamoci, che se aumenta la spesa pubblica (una faccia di Giano), ci saranno dei disoccupati che finalmente troveranno un posto di lavoro o aziende che vedranno aumentare le commesse (l’altra faccia di Giano).

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