Le 3 bugie del green pass

di Giovanni Lazzaretti

6 agosto 2021, Festa della Trasfigurazione. E, dal 6 agosto, trasfigurazione in negativo della nostra Italia dove persone sane e incensurate non possono esercitare i loro banali diritti costituzionali, come entrare in un museo (pagato e mantenuto dalle proprie tasse) o mangiare una pizza al chiuso.

Tre possibilità per avere il green pass, la carta verde che apre le porte: o ti vaccini, o hai un tampone negativo 48 ore prima, o sei guarito da un massimo di 6 mesi. Tre opzioni, tre bugie. Lo scopo della carta verde dovrebbe essere quello di ridurre il contagio, e le tre opzioni dovrebbero viaggiare su quella linea. Ma così non è.

La prima bugia riguarda i vaccinati. I TG non perdono l’occasione per chiamarli “immunizzati”, ma immunizzati non sono.

Possiamo chiamare “immunizzato” il vaccinato da vaiolo (2), non il vaccinato covid, visto che la protezione degrada rapidamente nel tempo ed è quanto meno difettosa sulle varianti. Senza dimenticare che sono le vaccinazioni stesse a generare le varianti, come era noto da tempo e come ha dichiarato esplicitamente Ricciardi a La7.

Oggi, curiosamente, le persone che conosco in ospedale o in quarantena sono tutte vaccinate. Quindi esiste certamente una percentuale di vaccinati che ricevono il virus e lo diffondono. Quanto è grande questa percentuale? Alla domanda esplicita di un giornalista, i vertici hanno risposto che “non fanno statistiche ad hoc per i giornalisti”.

Così mi devo accontentare dei numeri di Sua Maestà Britannica. Settimanalmente viene pubblicato un resoconto sulle varianti, e per la variante Delta danno la tabella più dettagliata. Il 6 agosto la variante Delta (1 febbraio – 2 agosto 2021) per l’Inghilterra dà questi numeri totali.

12,3 morti per milione nei vaccinati / 15,1 morti per milione nei non vaccinati.

Ma se ai morti fra i vaccinati aggiungiamo i 1.517 morti per effetti avversi da vaccino (sempre dai dati ufficiali del Regno Unito),

nonché dei costi abnormi della vaccinazione, si può dire a oggi che il gioco non vale la candela.

ATTENZIONE. I numeri sono minuscoli (stiamo parlando di 734 morti in 6 mesi) e le statistiche sui numeri minuscoli sono pericolose. Ma di fronte a questi numeri minuscoli ci sono due alternative:

  • o li si ignora, ritenendo ridicolo impostare una carta verde su numeri ridicoli;
  • o li si prende in considerazione, e allora si constata che il vaccinato non è esente da rischio, e non gli si può assegnare una patente di “immune”.

La seconda bugia riguarda i tamponi. Ricordiamo ancora una volta che il tampone NON è uno strumento diagnostico: era nato come strumento di ricerca.

Il tampone molecolare funziona sulla tecnica PCR: amplificazione che consente di ottenere in vitro molto rapidamente la quantità di materiale genetico necessaria per le successive applicazioni: il materiale genetico amplificato andava successivamente messo in coltura, per vedere se si trattava realmente del virus attivo, o di sequenze genetiche di virus morto, o di spazzatura.

Ne abbiamo fatto uno strumento diagnostico, creando quindi l’aberrazione dei “casi”: mentre le curve dei morti e delle intensive è stata qualitativamente simile nelle tre fasi (primavera 2020, autunno-inverno 2020-2021, primavera 2021), la curva dei “casi” ha raggiunto numeri spropositati, senza relazione con la malattia.

Non c’è quindi solo il fatto tecnico dei “falsi positivi” e “falsi negativi”, ma c’è il fatto aggiuntivo che un positivo localizzato con questa tecnica non significa “ammalato”. E il positivo che diventa negativo non significa “guarito”: è un “guarito anagrafico”.

Un tampone negativo come ingrediente della carta verde indica solo che il signor X entra in un luogo e probabilmente non trasmette virus. Ma può tranquillamente riceverlo e trasmetterlo dopo.

La terza bugia riguarda i guariti. Il “guarito” è semplicemente uno che, trovato positivo a un tampone, successivamente viene trovato negativo.

Certo, può anche essere un ammalato vero, ma questo accade più o meno nel 10% dei casi a stare larghi (il 90% sono asintomatici + paucisintomatici + lievi, cioè persone che non si sarebbero mai accorte di essere un “caso covid”, se non l’avesse sentenziato un tampone).

I “guariti anagrafici” difficilmente hanno anticorpi. I “guariti veri” possono avere anticorpi, normalmente declinanti nel tempo. Esistono “guariti veri” che non sono mai passati dall’anagrafe covid: si sono curati a casa, interpretando i sintomi come una normale influenza di stagione. Ci sono anche persone, come il mio amico Lazzaro Guglioni, che hanno anticorpi alti senza sapere perché.

A riassumere le tre bugie si potrebbe dire questo: l’unica carta verde con qualche velleità di contenimento sarebbe una carta basata sul livello degli anticorpi. Ma è tecnicamente complicata, e soprattutto mediaticamente improponibile, perché smantellerebbe ogni certezza sui vaccini, sui tamponi, e sul concetto di “guarito”.

Quindi la carta verde è inutile e va accantonata. Arriva anche al ridicolo quando consente l’accesso alla Festa Nazionale dell’Unità (dove avrai decine di contatti casuali) e vieta la visita alla splendida Centrale Montemartini a Roma (dove, dati gli spazi e le presenze, non ti contagi neanche se lo vuoi).

Carta verde inutile, ma sponsorizzata in maniera perentoria e dogmatica dalle due componenti neoliberiste (3) del governo.

Falcone per la mafia diceva di seguire la traccia dei soldi. Qui non c’è mafia, ma i soldi ci sono in maniera paurosa(4): i soldi sono quindi quanto meno un movente fortissimo, da non trascurare. La carta verde incrementa certamente le somministrazioni di vaccini e l’uso dei tamponi.

Un governo che avesse a cuore il popolo avrebbe adottato una politica molto diversa. Posto che in estate reggiamo il carico ospedaliero covid senza problemi,

  • occupiamo il periodo maggio-settembre a metterci un po’ in pari con gli altri malati, quelli trascurati da almeno 6 mesi;
  • dedichiamo il tempo a organizzare l’incremento di aule e l’incremento di trasporto pubblico per l’autunno;
  • e lasciamo in pace gli operatori economici della ristorazione, della cultura e della ricreazione, che sono sotto tortura da più di un anno.

Niente di tutto questo. Un’altra estate sprecata.

 

Giovanni Lazzaretti

giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com


NOTE

(1) Samizdat in russo significa “edito in proprio” e indica un fenomeno sociale, culturale e politico spontaneo che esplose in Unione Sovietica e nei paesi sotto la sua occupazione (Cecoslovacchia, Polonia, ecc.) tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta. Viene usato in senso analogo per indicare tutte le produzioni giornalistiche e letterarie costrette alla clandestinità a causa di un regime di censura governativo. (Wikipedia)

(2) La vaccinazione antivaiolosa garantisce una elevata immunità contro il vaiolo per 3-5 anni, dopodiché il livello di protezione decresce. Se una persona è nuovamente vaccinata, l’immunità dura più a lungo. Storicamente, il vaccino si è provato efficace nel prevenire l’infezione da vaiolo nel 95% delle persone vaccinate.  (Istituto Superiore di Sanità)

(3) Ossia PD e Forza Italia. Non così dogmatici gli altri: il Movimento 5 Stelle ha subito una scissione, la Lega ha molto mal di pancia, Fratelli d’Italia sta fuori. Italia Viva non lo considero, perché la catalogo come una separazione PD per ragioni tattiche.

(4) «Le voci che circolavano da mesi sembrano infatti confermate dal Financial Times che, riuscendo a vedere alcune parti dei nuovi contratti di Pfizer e Moderna per le prossime forniture all’Ue di 2,1 miliardi di dosi entro il 2023, ha confermato che il prezzo è schizzato.» (il Giorno, 2 agosto 2021) – 2,1 miliardi di dosi x 20 dollari minimo fa 42 miliardi di dollari.

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