Il coronavirus e la dittatura

di Guido Grossi

Anni fa, ragionavo con mia moglie e mia figlia che preparava la tesina di storia sui campi di concentramento – non ricordo bene se per la scuola media o il liceo – e ci domandavamo due cose:

1- come fosse possibile che esseri umani partecipino alla guerra e riescano a compiere con OSCENA NORMALITA’ QUOTIDIANA atti che a noi sembrano inconcepibili, come ad esempio accompagnare un prigioniero in un camera a gas e poi andare tranquillamente a dormire;

2- come fosse possibile per un popolo entrare in una dittatura, senza reagire.

Oggi mi guardo intorno, incredulo, e mi rendo conto che dentro una dittatura ci siamo da tempo, e nemmeno ce ne rendiamo conto. Altro che reagire!

La Paura di questi giorni pietrifica letteralmente il cervello (che già di per sé ha funzionato pochino, ultimamente).

Rifiutiamo letteralmente di ammettere che le cose che vediamo siano vere. Ci è quasi impossibile chiamarle con il loro nome. Anzi! ancora più stupefacente: le vediamo, le chiamiamo pure con il loro nome… (quante volte abbiamo sentito la frase: la democrazia non esiste) ma la nostra mente continua a negare che siano vere! La mente ci dice che siamo ancora in “democrazia”. Si abbarbica a brandelli di irrazionalità pura.

Osserviamo:

1) la “legalità” ce la siamo giocata da un pezzo, nel momento stesso in cui abbiamo rinunciato all’idea che la Costituzione fosse un patto INVIOLABILE.
Fuori dalla legalità costituzionale, c’è solo la prevaricazione del più forte (del più organizzato). Tutti sanno che certe norme le scrivono direttamente i “lobbisti”, curatori di interessi delle multinazionali. Si chiama legge della GIUNGLA, quella del più forte!
Ma non riusciamo a crederci.E’ troppo grossa come verità per poterla accettare. Molto più comodo “ignorarla”. Fingere che non sia vera. Continuiamo imperterriti a raccontarci che siamo in democrazia…

2) le persone che occupano le Istituzioni non le abbiamo scelte noi: la legge elettorale lo impedisce sempre più accanitamente da qualche decennio. Si cooptano dall’alto. Lo sappiamo, eppure andiamo a votare. Abbiamo bisogno di “illuderci”.

3) sappiamo che il sistema informativo è controllato a livello mondiale da pochissime grandi aziende che fanno capo a pochissime agenzie di stampa che fanno capo pochissime persone, guarda caso legate al potere economico e finanziario, che sono in grado di imporre all’attenzione pubblica DI COSA SI DEVE PARLARE, ma anche DI COSA NON E’ POSSIBILE PARLARE.
Oggi le televisioni ci raccomandano di non criticare il Governo!

4) le Università e le scuole sono sempre più imbevute di “cultura aziendale e privatistica : non bisogna pensare, bisogna produrre!
La ricerca “scientifica” la fanno direttamente le multinazionali. Anche le riviste che decidono cosa “è scientifico” e cosa “non è scientifico” le finanziano le multinazionali.

5) ora non possiamo uscire di casa! Siamo invitati letteralmente a NON INCONTRARCI. Osserva bene: siamo “invitati” ma ci sono anche le forze dell’ordine che, volendo, di appioppano tre mesi di carcere.

6) la misura del “panico” ce la da immediatamente un’osservazione surreale: hanno tolto il calcio agli italiani, e nessuno reclama!

7) per le strade di alcune città italiane circolano carri armati

cosa cambia se nel prossimo comunicato ci annunziano che il Governo ha deciso che …

… certi siti in internet disturbano l’azione del Governo, intento a salvarci dal raffreddore più monitorato della storia dell’umanità

…il PARLAMENTO e’ bene che non si riunisca, per motivi di salute pubblica

… emergenza economica, ma tranquilli: ci “salvano il MES ed il FMI : in cambio i nostri conti correnti sono momentaneamente bloccati.

…. disordini

carri armati…

La Mente, mente. E sa di mentire.

Dovremo proprio sbattere la testa forte forte contro il muro, per realizzare quanto siamo incoscienti, irresponsabili.

NON RESPONSABILI: non capaci di dare risposte adeguate, ad un situazione che è paradossale, e ancora riusciamo a non vederla.

Ma dai, battiamo le manine: arriverà il vaccino! Ci lavorano così alacremente!

Non subito però, diamogli il tempo di organizzare, prima, gli “aiuti finanziari internazionali”… sono così gentili e premurosi.

Poi, tranquilli, un bel vaccino e come d’incanto le TV non parleranno più del coronavirus. Tutte insieme, parleranno d’altro.
E scopriremo che le cose che non esistono nella TV non esistono neppure nella realtà della nostra mente spaventata.

E’ così che passano le pandemie: si smette di parlarne.

Tana libera tutti: si potrà tornare al parco e perfino alla partita di pallone.

Si, certo, le pensioni saranno ridotte alla metà, di lavori non se parla, i risparmi andati in fumo, qualcuno sarà sparito, ma… tranquilli: solo i troppo furbi, e i cretini di ogni età…

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