I rischi derivanti dal non andare a scuola sono peggiori di quelli da Virus

di Alexander Zhang
25 agosto 2020

Come riporta The Epoch Times, il Regno Unito (ormai sganciato dalla UE) prende una posizione decisa sulla riapertura delle scuole: è molto più rischioso per i bambini tenerle chiuse che riaprirle, pertanto a settembre i bambini britannici torneranno in classe, e in caso di future azioni di contenimento l’intenzione del governo è di chiudere le scuole per ultime e riaprirle per prime.

 

I direttori sanitari del Regno Unito, in una dichiarazione congiunta a sostegno della decisione del governo di riaprire le scuole dopo le vacanze estive, hanno affermato che perdere l’opportunità di ricevere un’istruzione pone rischi molto più grandi per i bambini del contrarre il virus CCP,

Con una mossa inusuale, i direttori e vicedirettori sanitari di Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord e Galles, sabato hanno emesso una “dichiarazione congiunta” sui rischi e i benefici della riapertura delle scuole a seguito delle misure di lockdown imposte a marzo per contenere la diffusione del Virus CCP (ossia del Partito Comunista Cinese), noto anche come il nuovo Coronavirus.

“Concordiamo che, in confronto agli adulti, i bambini possono avere un rischio inferiore di contrarre il COVID-19 (il più basso nei bambini piccoli), un tasso di ricoveri  e di infezione grave molto inferiori, e un rischio eccezionalmente basso di morire per il COVID-19”, hanno detto i direttori sanitari nella dichiarazione congiunta.

“Questo va confrontato con la certezza di un danno di lungo termine per molti bambini e giovani derivante dal non frequentare la scuola” hanno detto, aggiungendo che “la mancanza di scolarizzazione aumenta le disuguaglianze, riduce le opportunità di vita dei bambini e può aggravare patologie fisiche e mentali”.

I dati del mondo reale su scala internazionale suggeriscono che la riapertura delle scuole di solito non è stata seguita dall’aumento del COVID-19 su una scala temporale che implichi che le scuole siano la ragione principale dell’aumento”, hanno sottolineato i direttori sanitari.

Domenica, in un’intervista rilasciata alla BBC, il professore Chris Whitty, principale consulente sanitario del Regno Unito e direttore sanitario dell’Inghilterra, ha detto che le probabilità per i bambini di morire di COVID-19 sono “incredibilmente piccole”, ma che non frequentare le lezioni “danneggia i bambini nel lungo termine”.

“Molti di più verrebbero probabilmente danneggiati dal non frequentare [le scuole] piuttosto che dal non frequentarle” ha dichiarato.

Un nuovo studio pubblicato domenica dalla Sanità pubblica inglese mostra che focolai e infezioni del virus CCP sono rari nelle scuole.

Da quando i bambini di 1,2 e 6 anni sono ritornati a scuola a giugno in corrispondenza del primo allentamento delle misure di lockdown, solo lo 0,01% degli asili e delle scuole elementari hanno registrato un focolaio, e tutti sono stati contenuti con successo con solo 70 bambini e 128 operatori contagiati.

I bambini in età scolare presentano un rischio maggiore di contrarre l’influenza o di essere coinvolti in un incidente stradale rispetto al contrarre il virus CCP, secondo quanto dichiarato lunedì dal vice direttore sanitario inglese Jenny Harries  a Sky News.

Lunedì il Primo Ministro Boris Johnson ha fatto un appello diretto ai genitori di rimandare i loro figli nelle classi quando le scuole riapriranno la prossima settimana.

E’ di importanza vitale riportare i nostri bambini nelle classi per imparare e per stare con i loro amici” ha detto in una dichiarazione, perché “niente avrà un effetto maggiore sulle loro opportunità di vita del ritornare a scuola”.

All’inizio del mese, Johnson aveva dichiarato che la riapertura delle scuole a settembre era un “dovere morale” e una “priorità nazionale”.

Tenere chiuse le nostre scuole un attimo in più di quanto sia assolutamente necessario è socialmente intollerabile, economicamente insostenibile e moralmente indifendibile”, ha scritto domenica sul The Mail.

Inoltre il commissario inglese per l’infanzia ha detto che le scuole dovrebbero essere “le prime ad aprire e le ultime a chiudere in caso di futuri lockdown, anche alle spese di di altri settori”.


Traduzione a cura di Vocidallestero
http://vocidallestero.blogspot.com/2020/08/i-rischi-derivanti-dal-non-andare.html

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