Era meglio la Prima Repubblica?

Recentemente Byoblu ha proposto un interessante dibattito sul significato storico del crollo della Prima Repubblica e sulle implicazioni che questo crollo ha avuto per il nostro paese. Indubbiamente l’Italia prima del 1992 era piu’ forte economicamente e politicamente. Quindi il cambio politico del 1992 non ha giovato al nostro paese… La trasmissione di Byoblu ci riporta alcuni dettagli di questo peggioramento, ma basta una qualsiasi ricerca indipendente per averne conferma. La propaganda “globalista” puo’ tentare di dare una lettura diversa alla realta’, ma i DATI STORICI NON MENTONO.  E l’incapacita’ della classe politica di oggi di fare politica non e’ casuale. Non e’ impossibile salvare il paese dal declino economico e sociale, ma e’ necessario un mandato politico forte per arrestare questo declino. Come successe dopo la Seconda Guerra Mondiale dove la forza di ricostruzione del paese era nella forza politica dei suoi rappresentanti, che avevano una mandato contrapposto tra 2 blocchi (DC e PCI) ma era un mandato popolare e proprio questo forte e legittimato.  Quello che manca oggi e’ proprio  questo mandato e la volontà politica dietro questo mandato. Questa volontà politica manca perché non c’è più una classe politica e non si vuole più una classe politica. E questo dalla fine della Prima Republica. I media celebrano i mercati, non parlano mai delle lobbies, e si scatenano sempre contro i resti di una classe politica italiana che non ha piu’ nessun potere di leadership e di decisione. O meglio l’unico potere che ha è di non fare assolutamente nulla. È un caso?  No….La mancanza di una classe politica che fa politica, la cessione di sovranità, la morte del voto popolare maggioritario sono tutti collegati al trionfo della finanza e del potere di élite transnazionali sempre più collegate tra di loro. Il progetto mondialista non è democratico: è elitario; e non prevede maggioranze democratiche in grado di fermarlo. E non prevede un classe politica che si appella al popolo per legittimare la propria forza. Sulla base di queste premesse e di questi fatti storici, possiamo oggi fare qualcosa? Certamente: il popolo ha ANCORA il voto e un voto forte è un mandato di forza politica e di fronte alla forza politica il potere di ricatto della finanza si disintegra perché è intrinsecamente nullo di fronte al potere istituzionale e al diritto.

Per capire invitiamo a sentire e risentire con attenzione la trasmissione di Byoblu……..

 

 

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