Dovevamo essere tutti più ricchi e più sani. E invece si continua a morire di pesticidi.

di Giuseppe Altieri, agroecologo

Truffe e non solo (con danno sanitario e ambientale).
25 anni di fondi Agroambientali Illegittimi erogati per comprar pesticidi e allevare animali con OGM. Presunte produzioni (dis) “Integrate” e (mal) “Benessere animale”.

Dopo il Referendum sui Pesticidi (1990), dal 1992 l’Europa “finanzierebbe” la riconversione biologica dell’Agricoltura, attraverso i Pagamenti Agro-ambientali, oggi chiamati “Agro-climatico-ambientali” e per “l’Agricoltura Biologica” (Misure 10 e 11 dei PSR Regionali, Piani di “sotto” Sviluppo Rurale), oltre al cosiddetto “Benessere animale” (dal 2007). Ma questi fondi vengono da anni distratti illegalmente a favore di chi usa pesticidi a volontà, falsificando le norme di Agricoltura Integrata, che prevedono dal lontano 1996 (Decisione CE del 30-12-1996 – All. 1 Norme OILB) nella Difesa Integrata, parte integrante della Produzione Integrata …“l’uso prioritario ed obbligatorio di tutte le tecniche alternative ai pesticidi chimici di sintesi pericolosi per la salute ambientale”.

Mentre in Italia la produzione integrata è regolata da “disciplinari” di semplice lotta chimica con presunte riduzioni di pesticidi sintetici…
Vedasi a tal proposito le note della Corte dei Conti UE n.3/2005 e n.7 /2011 sullo sperpero di miliardi di euro, illegittimamente percepiti per presunte riduzioni di Pesticidi sintetici secondo disciplinari che ne prevedono un uso anche superiore a quello convenzionale degli agricoltori, avvelenati e disinformati, abbandonati senza assistenza tecnica indipendente, anche essa finanziata dai fondi europei ma non utilizzati in Italia.
Dal 2014 l’Agricoltura Integrata è diventata obbligatoria in tutta Europa, per cui non dovrebbe più godere di questi pagamenti agro-ambientali riservati a impegni facoltativi degli agricoltori per servizi agro-climatico-ambientali forniti alla collettività.
Ma in Italia la produzione integrata è stata oltre che falsificata, inserita arbitrariamente nelle misure agro-climatico-ambientali, che continuano quindi a sostenere l’uso di pesticidi sintetici, ostacolando la riconversione biologica degli agricoltori, i quali non vedono riconosciuti i mancati ricavi e maggiori costi come previsto dalle norme UE.
Tanto poca è la differenza di pagamento agro-ambientale tra un’agricoltura integrata cosiddetta “volontaria” (mentre la legge prevede che sia obbligatoria per tutti, ndr, quindi non finanziabile) e l’agricoltura biologica.
Mentre la Danimarca punta al tutto biologico nel 2020, l’Italia rimane così il principale consumatore di pesticidi, compromettendo la propria salute ambientale.
Abbiamo raggiunto il record mondiale dei tumori infantili (OMS), la massima perdita di aspettativa di vita sana, con almeno 8 anni negli ultimi due decenni (Eurostat).
Drammatica è la perdita di fertilità (vedasi video “Ecofoodfertility” su youtube) e i danni agli spermatozoi che si trasferiscono per generazioni sui nascituri, la distruzione dell’humus dei terreni (che avrebbe dovuto incrementare grazie ai fondi agro-climatico-ambientali) e incremento dei gas serra, con conseguenti alluvioni per mancato trattenimento idrico dei terreni, perdita del valore nutritivo conseguente degli alimenti e incremento di patologie generali, allergie, celiachie, ecc…
Con gravissimo inquinamento delle acque, in cui si ritrovano oltre 200 pesticidi, e parallela distruzione della biodiversità (organismi utili) e sterminio delle api…
Insomma, tutti gli indicatori di salute ambientale sono crollati, mentre con solo 8-10 miliardi all’anno avremmo potuto riconvertire tutta l’agricoltura e la zootecnia al sistema biologico… risparmiando almeno il 30% sulla spesa sanitaria nazionale per le patologie degenerative create dai pesticidi e OGM. 
Con almeno 30 miliardi di risparmio potenziale per l’Italia, cui si aggiungerebbero almeno altri 10 miliardi per il dissesto idrogeologico evitato ricostruendo humus, siepi e aree indisturbate tra i nostri campi coltivati…
L’Italia ha a disposizione circa 20 miliardi all’anno per l’Agricoltura… cosa aspettiamo a intervenire?
Oggi ce lo impone anche l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, molto dettagliata e precisa…
…riusciremo a interpretarla al peggio, come è avvenuto coi programmi agroambientali?
Abbiamo un ricorso al TAR Toscana sulla materia che attende sentenza dal 2009…
E possibile tutto ciò in un paese definito civile ed avanzato… verso il baratro?
I prossimi Bandi Regionali dei PSR sono decisivi per la sopravvivenza dell’agricoltura e del popolo italiano.
Dobbiamo concentrare i Pagamenti agro-ambientali sull’agricoltura biologica, e le misure agro-climatico-ambientali aggiuntive e cumulabili, come le colture di protezione dei terreni in inverno e da sovescio, per incrementare l’humus e proteggere dall’erosione, fissando i GAS serra. Dobbiamo riservare i fondi per il benessere animale alla riconversione zootecnica biologica con relativa trasformazione d’eccellenza italiana (che può trascinare anche gli altri paesi europei che esportano latte e carni verso l’Italia).
Invece di sovvenzionare la zootecnia industriale attraverso misure di “Malessere Animale” alimentato con OGM e pesticidi a volontà… che si accumulano nelle catene alimentari.
E’ troppo tardi ormai…
troppo tardi per non fare nulla !!!
Sono a vostra disposizione

Prof. Giuseppe Altieri Agroecologo e “Magistrato dei campi”
altieri@agernova.it

Tratto da:
https://www.nogeoingegneria.com/news/dovevamo-essere-tutti-piu-ricchi-e-sani/

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