11 Settembre 2001 e MATRIX 1999: Realta’ e Percezione della Realta’.

Proponiamo attraverso questo articolo, una serie di video sulle teorie alternative di 9/11 con l’intento di incuriosire chi vuole approfondire (o continuare ad approfondire) questa vicenda storica di quasi 20 anni fa…

E soprattutto proponiamo un possibile sentiero di riflessione sul significato simbolico, vero e profondo, degli eventi dell’11 Settembre 2001 in relazione alla conoscenza e alla interpretazione della realta’ attraverso i Media e le narrazioni “ufficiali”.

Le versione ufficiale delll’11 Settembre e’ semplicemente impossibile, in tutta la catena degli eventi capitati quel giorno. Versione universalmente accettata e imposta dai Media come reale e oggettiva, ma che non ha una connessione con la realta’ e l’oggettivita’ dei fatti. Versione che non spiega (perche’ non puo’ spiegare…) dal punto di vista scientifico e tecnico una serie incredibile di dettagli che presi sia singolarmente che collettivamente (cioe’ tutti insieme nello stesso momento) contraddicono le risposte sulla dinamica degli eventi e i suoi mandanti in modo definitivo…

Storicamente 9/11 rappresenta un momento in cui Realta’ Oggettiva e Realta’ Mediatica si separano in maniera netta e dove ognuno di noi e’ chiamato a una scelta: credere o non credere al buon senso.

Continuare a leggere per riflettere e decidere cosa credere…..

 

ALCUNI dei tanti fatti oggettivi che contraddicono la versione ufficiale:

L’impossibilita’ fisica del crollo delle torri con una velocita’ di caduta prossima alla caduta di un corpo libero nel vuoto. Con una sola possibile eccezione: una demolizione controllata con uso di esplosivi.

 

 

Nessun aereo commerciale poteva volare a 900 km orari a bassa altitudine (versione ufficiale) prima di colpire gli obiettivi: pentagono e torri gemelle. Si sarebbe sfasciato. A bassa quota con quella velocita’ possono volare solo aerei militari o droni militari….

 

 

Nel sito ufficiale dell’FBI sul profilo di Osama Bin Laden, non c’e’ nessun riferimento agli attacchi di 9/11: la realta’ raccontata nei media non ha un riscontro legale formale. Cioe’ Osama Bin Laden non e’ mai stato ufficialmente accusato degli attentati… Per i Media Bin Laden e’ il mandante degli attentati, ma per l’FBI ufficialmente non c’e’ un legame tra 9/11 e Bin Laden…

 

https://vault.fbi.gov/osama-bin-laden/Osama%20Bin%20Laden%20Part%2001%20of%2003/view

 

TUTTE LE EVIDENZE

Ci sono tante altre evidenze che contraddicono o mettono in dubbio la versione ufficiale. Sono stati condensati in tanti libri e documentari. I 2 principali documentari in italiano che dimostrano tutte le contraddizioni scientifiche e obiettive  della teoria ufficiale:

 

 

 

 

 

9/11 e il suo significato “ONTOLOGICO” – Hollywood e dintorni

Roberto Quaglia in questo video spiega come 9/11 imponendo una realta’ impossibile attraverso i Media ha creato un paradigma che accompagna e segue la civilta’ moderna: la realta’ non e’ sempre un oggettiva e razionale interpretazione di eventi. Non necessariamente. Non sempre. Accanto alla descrizione della realta’ oggettiva e dimostrabile di fatti,  esiste nei Media anche una pseudo-realta’ nel descrivere fatti, valori e persone. E questa pseudo-realta’ non e’ razionale, non puo’ esserlo.

Si impone infatti come un dogma indiscutibile.

Una realta’ impossibile…. ma indiscutibile.

Nel video Roberto Quaglia trova un interessante associazione tra il film cult Matrix del 1999 e gli eventi del 2001. La scena della scelta tra pillola rossa e pillola azzurra propone il dilemma della scelta tra il desiderio di certezze e il dubbio. Il passaporto del protagonista Neo scade il 11/09/2001, un dettaglio che, come spiega l’autore del video, non puo’ essere casuale alla luce dei simbolismi del film.

 

 

 

 

 

 

Matrix: simbologia, riferimenti filosofici, religiosi e letterari nel film, dialoghi e dettagli significativi

 

http://xoomer.virgilio.it/vcavoret/matrix/letterari.htm

La prima volta che vediamo Neo, egli sta dormendo: la sua Coscienza dorme, la sua Essenza prigioniera dorme. Questo è lo stato iniziale in cui tutti quanti ci troviamo all’inizio del Cammino. Abbiamo una domanda nella testa che ci porta a cercare. Per la maggior parte del tempo dormiamo, siamo addormentati. Pensiamo che perché il corpo è sveglio lo siamo anche noi, ma non è affatto così. Siamo identificati in tutto ciò che ci circonda, siamo identificati con la nostra collera, con il nostro orgoglio, con l’ingordigia ed il bisogno di affermarci, di scalare la vetta, di diventare importanti, di essere apprezzati da tutti, ma soprattutto siamo meccanici, siamo macchine umane. Subiamo l’influenza esterna incapaci di vedere la realtà perché siamo addormentati. Siamo privi della capacità di ‘fare’, giriamo intorno alle cose, subendo accidentalmente la vita e così facendo ci accadono sempre le stesse cose. Ci toccano un pulsante emotivo e saltiamo come il giocattolo fuori dalla scatola. Siamo pieni di preconcetti, di opinioni sbagliate a cominciare dall’idea che abbiamo di noi stessi, su cosa siamo su ciò che siamo. Siamo molto di più di quello che crediamo di essere, ma non lo sappiamo più. Siamo pieni di buchi come il povero Neo quando viene scollegato. Meccanici ed addormentati ed è così che inizia la nostra storia perché è proprio da questo sonno che ci vogliamo risollevare. Matrix ha te. E tu devi uscirne.

Più sarai schiavo della società, dei condizionamenti sociali, del giudizio altrui, delle regole e più dovrai avere una buona immagine di te stesso. Più dovrai avere una buona immagine di te stesso e più giudicherai e sarai disturbato dagli atteggiamenti del tuo prossimo. Ma quegli stessi atteggiamenti in realtà sono in te, loro sono solo il tuo specchio. Finirai per comportarti come un complessato e continuerai ad essere comunque uno schiavo. “Come tutti gli altri sei nato in catene in una prigione che non ha sbarre, che non ha odore. Una prigione per la tua mente.”, dice Morpheus. E’ dentro te stesso, nella tua stessa mente che le regole devono essere abbattute. Chi combatte fuori di se contro i mulini a vento è destinato a fallire.

Matrix quindi è controllo, è mondo virtuale elaborato, studiato a tavolino per un unico scopo: tenerci sotto controllo al fine di convertirci tutti in una PILA, in un consumatore. “Fintanto che esisterà Matrix l’uomo non sarà mai libero” – significa che l’uomo Deve liberarsi della sua mente, dalla menzogna del suo condizionamento. Deve però anche liberarsi dei condizionamenti esterni, del Sistema che lo manovra e lo controlla.

Ma se comprendiamo, allora tutto cambia perché quel lavoro comincia ad avere un senso ed un significato: palestra psicologica, terreno di gioco, paesaggio psicologico esteriore. Il mondo fuori di noi è il risultato del nostro stato interiore è la proiezione dei nostri schemi mentali, è la proiezione delle nostre idee purtroppo spesso sbagliate su di noi e su gli altri. Noi attraverso la nostra mente influenziamo la realtà. La verità è che il cucchiaio non esiste; ad un livello profondo siamo tutti una cosa sola, dunque non esiste un cucchiaio separato ed esterno a me, siamo un tutt’uno con il resto del Creato.

“Non pensare di esserlo. Convincitene!”. Morpheus cerca di svegliare Neo; lo costringe a vedere in se stesso il suo reale potenziale, cerca di aprigli la mente. Questo purtroppo è un problema comune all’inizio dell’evoluzione personale perché siamo pieni delle nostre convinzioni, pieni dei nostri pregiudizi soprattutto su noi stessi, sul nostro essere diversi. Questo ci ha fatto cadere sotto i colpi del giudizio altrui ed ora non crediamo più in ciò che siamo. Il cammino non è per chi è titubante; indugiare significa cadere, ricadere nel sonno. Bisogna convincersi di avere il gran potenziale che realmente possediamo.

La società, da quando nasciamo, cerca di convincerci che non siamo nulla, ma questo è il suo compito, questo è il compito di Matrix. Il punto è che c’è qualcosa nel mondo che non ti convince, non ti ha mai convinto del tutto; hai sempre intuito questa verità, non sai cos’è ma lo hai sentito. E’ così che ti è stata nascosta la verità, la tua vera natura, la tua reale natura divina.

Quando è esortato a saltare tra i due grattacieli Neo cade clamorosamente, ma Cypher commenta “la prima volta cadono tutti”; questo a mostrarci non solo il cinismo e l’invidia di Cypher, ma anche il fatto che chi compie l’Opera è veramente chiunque. Egli cade come tutti perché tutti hanno la possibiltà di diventare l’eletto, e tutti cadono come Neo quando stanno cominciando a muoversi nel cammino.

Naturalmente, agli albori del nuovo millennio, una vicenda basata sulle filosofie e religioni occidentali e orientali non sarebbe stata accolta favorevolmente dal grande pubblico. La patina fantascientifica che avvolge Matrix è confezionata in maniera ideale per essere recepita da un pubblico moderno ed è nello stesso tempo resa ancor più appetibile da effetti speciali innovativi.

Ma spero di aver dimostrato che Matrix non è solo un bel film di fantascienza. Ci si può fermare ad ammirare la storia coinvolgente e la realizzazione impeccabile ed innovativa. Ma la Matrice va ben oltre; va interpretata. I personaggi non volano né fermano pallottole solo per il gusto di farlo. Non corrono sui muri solo per dimostrare l’efficacia degli effetti speciali. Non scappano appesi al filo di un elicottero solo perché è una scena ad alto impatto visivo.
Lo fanno perché si elevano durante la ricerca della risposta alla domanda che accomuna il genere umano. Lo fanno perché solo scevri da condizionamenti, da regole imposte, da realtà apparenti, possono essere veri uomini. Liberi. E nell’ultima scena Neo esorta anche noi a liberarci di tutti i preconcetti, i pregiudizi, le futilità che condizionano la nostra esistenza e lottare contro le regole del Sistema dal quale non siamo in grado di svincolarci; dobbiamo svegliarci ed accorgerci che “viviamo in una realtà fittizia” e che questo mondo ci sta rendendo schiavi.

Riprendiamo in mano la nostra vita.

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